venerdì 30 giugno 2006

citato al Giovedì:
Liberazione 29.6.06
Un paleomarxista evangelico
Moravia aveva ragione su Pasolini
di Renzo Paris
qui (segnalato da Noemi Ghetti)

alcuni articoli
su amnistia, carcere, cpt, sciopero della fame
da il manifesto, Corriere, aprileonline e un lancio Agi
da qui

due lanci Agi e un articolo dal Corsera sul processo di Cogne e la perizia psichiatrica su Annamaria Franzoni
da qui

sinistra e partito democratico: due articoli da aprileonline e Repubblica
da qui


Repubblica 30.6.06
Il ballo in maschera dell’Occidente
Come cambierà il rapporto identitario nel XXI secolo
di Amartya Sen
qui

il manifesto 30.6.06

Guerre sante Quando una religione monoteista si investe del potere terreno oppure vi si accorda, la strage in nome di Dio è sicura
L'eterna bestemmia in nome di Dio
«Cristiani in armi. Da sant'Agostino a papa Wojtyla» la ricostruzione di come cristianesimo e pace non sono sinonimi. Il saggio di Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri per l'editore Laterza
di Rossana Rossanda
qui

il manifesto 30.6.06

Con l'abito talare, un peccato senza castigo
Abusi in sacrestia «I legionari di Cristo» di Jason Berry e Gerald per Fazi editore
di Barbara Raggi
qui

L'Unità 30.6.06

Pedofili, quei mostri da curare
di Luigi Cancrini
(nelle edicole)

sestopotere.com 30.6.06
Bobbio, il Festival cinematografico "Farecinema 2006" di Marco Bellocchio
qui

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news.castlerock.it
Michele Ranchetti a Mantova al Festivaletteratura 2006
(www.festivaletteratura.it)
Gli ultimi preparativi della manifestizione mantovana che giunge al decimo anno con la promessa di un'edizione scoppiettante (dal 6 al 10 settembre 2006).

Pochi giorni fa è stata resa nota la lista degli ospiti partecipanti alla decima rassegna letteraria di Mantova. Il Festivaletteratura, considerato il principale evento nazionale del genere, ogni anno ospita i più illustri personaggi del mondo della letteratura nazionale e internazionale. (...) Fra essi quest'anno Michele Ranchetti (...)
qui

giovedì 29 giugno 2006

Corriere della Sera 29.6.06
(...) Da Genova, Fausto Bertinotti sottolinea che i militari italiani «svolgono una funzione che la Costituzione prevede sia di pace», una dichiarazione che rappresenta un via libera al decreto. E Franco Giordano, che ieri è stato ricevuto dal capo dello Stato, richiama all’ordine i ribelli: «La libera espressione del dissenso non può mettere in discussione la tenuta della maggioranza e del governo», avverte il segretario del Prc (...)

Repubblica 29.6.06
(...) un certo ottimismo su una conclusione positiva della vicenda. Bertinotti, ha infatti, detto da Genova che «sull'interpretazione della Costituzione non mi pare ci siano dubbi; decidere cosa fare in Afghanistan tocca alle forze politiche». E dal suo partito arrivano pressioni sui compagni dissidenti.

Repubblica 29.6.06
Il presidente della Camera a Genova: "Lo dice la Costituzione, che lascia le scelte sulle operazioni ai partiti e alla maggioranza"
"I nostri militari sono di pace"
Da Bertinotti il via libera alla missione in Afghanistan
di Umberto Rosso
qui


Repubblica 29.6.06
Torna l'Ici per i beni della chiesa
(...) nelle ultime ore il menù si sarebbe arricchito anche del ritorno dell'obbligo di pagare l'Ici per gli immobili commerciali (non quelli di culto) appartenenti alle varie chiese che potrebbe garantire un gettito di 200 milioni a partire da quest'anno (...)

Corriere della Sera 29.6.06
Il cardinale e gli embrioni: scomunica a chi fa ricerca
ROMA - Il cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo, responsabile vaticano della Famiglia, ha lanciato scomuniche non solo sui responsabili di un aborto, ma anche su chi fa ricerca sulle cellule staminali embrionali: «Distruggere l’embrione equivale all’aborto» e «la scomunica vale per la donna, i medici ed i ricercatori che eliminano l’embrione».

Giuseppe Novelli, professore di genetica medica all'università di Tor Vergata di Roma, prende le parti dei ricercatori che si occupano di staminali. «Neanche la minaccia di scomunica può fermare la ricerca, perché la ricerca è una necessità dell'uomo. (...)» da Repubblica 29.6.06
(una segnalazione di Noemi Ghetti)

Libertà 29.6.06
Bellocchio: ecco il mio cine-festival
Compie 10 anni il laboratorio Farecinema che il cineasta piacentino Marco Bellocchio ha ideato e voluto realizzare nella sua Bobbio dal 1997.
qui

mercoledì 28 giugno 2006


Al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo - Roma
dal 14 giugno è stata riaperta al pubblico, dopo molti anni, e una volta completatone il restauro - curato da Fiora Bellini - la Sala di Amore e Psiche, decorata da Piero Bonaccorsi detto Perin del Vaga con un ciclo di affreschi che illustrano la favola-mito di origine greca che Apuleio inserì nel suo romanzo L'Asino d'oro.
Un dépliant è a disposizione dei visitatori in Sala dove viene proiettato anche un DVD.
Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 escluso il lunedì


nel nuovo numero di una rivista/newsletter di architettura piuttosto diffusa tra gli architetti, il primo servizio è sul palazzetto bianco.
(una segnalazione di Giulia Ceriani Sebregondi)

presS/Tmagazine n.12 anno 2006
PAOLA ROSSI E MASSIMO FAGIOLI: PALAZZETTO BIANCO A ROMA
qui

52° ItalianFilmFest di Taormina
La Giuria – formata quest'anno dagli autorevoli critici stranieri membri della Fipresci Andrei Plakhov, presidente Fipresci e Giuria, Pamela Bienzóbas, Josef Schnelle, Ninos Mikelides, Steve Ayorinde – ha attribuito il Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore a Marco Bellocchio, Sergio Pelone, per Filmalbatros, con Rai Cinema, Dania Film, Surf Film, Filmtel per Il regista di matrimoni, e il Premio per il miglior direttore della fotografia a Pasquale Mari, sempre per Il regista di matrimoni.

Corriere della Sera 28.6.06
Tradurre è inventare di nuovo
Il volto nascosto dell'ispirazione
di Claudio Magris
qui
(«Tradurre è impossibile, ma necessario»)

domenica 25 giugno 2006

Corriere della Sera 25.6.06
I tormenti sull’Afghanistan Rifondazione è in bilico La minoranza non è d’accordo con la linea della Farnesina Al Senato molti no, da Malabarba a Giannini a Martone
di Lorenzo Salvia
qui


Repubblica 25.6.06
Il segretario di Rifondazione: subito una verifica di sostenibilità dell'impegno in Afghanistan
E Giordano chiede l'exit strategy "Voglio discutere la data del ritiro"
di Goffredo De Marchis
qui


Repubblica 25.6.06
L'Islam e la donna, ebrezza e prigione
di Francesco Merlo
qui


Repubblica 25.6.06
Parla Malek Chebel, autore del libro: sono segni e disegni che raccontano la vita
L'alchimia araba della scrittura-ombra
di Ambra Somaschini
qui


se li conosci li eviti: questa sera il prof. Giovan Battista Cassano, fondatore e animatore dell'Associazione Idea nonché celebre cultore pisano dell'elettroshock, alle 0.15 su RaiTre nella replica di "Telecamere" di Anna La Rosa, su paure e fobie... (una segnalazione di Sandra Mallone)

irriducibili
. Domanda: Quale testo (del 1968, allora uscito per Laterza) è stato appena appena ristampato dalla "manifesto libri" e viene pubblicizzato con rilievo oggi su Internet - come se fosse un testo d'attualità... - nella home page del "quotidiano comunista"?
Risposta: Herbert Marcuse, Psicanalisi e politica, Introduzione di Roberto Finelli, manifestolibri 2006 pp.128 15,00 € (qui qui qui e qui)!

sabato 24 giugno 2006

Adnkronos/Adnkronos Cultura 24.6.06
Si è concluso l'Ischia Film Festival
Ischia (Na), 24 giu. - (...) La giuria, presieduta dal premio Oscar Gabriella Cristiani, e composta anche dalla regista Antonietta De Lillo e dal produttore Mario Orfini ha (...) premiato (...) Marco Bellocchio, come miglior regista per il suo ultimo film ''Il regista di matrimoni'' (...)

Repubblica 24.6.06
Malumori su economia e politica estera. Ma Bertinotti frena: il governo non è un pranzo di gala
E Rifondazione orfana di Fausto ora teme di perdere l'anima
L'allarme della Gagliardi: si può stare nell'esecutivo con il senso della sfida
Curzi: "Molti vogliono farci fuori, non facciamo sciocchezze escludendoci da soli"
di Goffredo De Marchis
qui
(una segnalazione di Noemi Ghetti)

Repubblica 24.6.06
Un saggio di Roberto Gualtieri su 50 anni di storia
Dc & Pci vite parallele
di Miriam Mafai
qui


un lancio ANSA che cita Left
Ansa (POL) - 23/06/2006 - 14.19.00
Amnistia: Prc-Rnp, sì a intesa su provvedimento: Dl più cauti dopo "caso" Left. Ne disutono Capezzone, Migiore e Realacci (Ansa)
qui
(una segnalazione di Paolo Izzo)

Il Sole 24 Ore 22.6.06
I sessant'anni dell'amnistia Togliatti
di Gianluigi Torchiani
qui


Repubblica 21.6.06
E Togliatti salvò i fascisti
A sessant'anni dall'amnistia Il decreto fu firmato il 22 giugno del 1946 e suscitò molte polemiche tra gli ex partigiani Mimmo Franzinelli ha dedicato un libro all'evento che liberò anche aguzzini e fucilatori
di Nello Ajello
qui


primadanoi.it 24.6.06
Bellocchio con ‘Il regista di matrimoni’ oggi al Flaiano Film Festival al Cinema Massimo di Pescara
qui
, sull'evento altre info qui: http://www.premiflaiano.it/cinema.html

Repubblica 24.6.06
Fabri Fibra, il rap su Omar
"Canto di un ragazzo normale che scelse la ragazza sbagliata"
di Carlo Moretti
qui

venerdì 23 giugno 2006

citato al Giovedì
dopo le rivelazioni di LEFT:


• Rai Rainews24 21 giugno 2006

La querelle sul Freud ritradotto
qui
(uno dei link presenti in questa pagina di Rainews24 conduce alla pagina di "segnalazioni" del 18.3.06 che contiene gli interventi di Galimberti e dello stesso Ranchetti, questa. Questa informazione era già stata pubblicata ieri, giovedì 22.6, da "segnalazioni")

l'articolo di Michele Ranchetti Le Opere di Freud, pubblicato nel 1989 su "Psicoterapia e Scienze Umane" (Anno XXIII - n.4, 1989, Franco Angeli), più volte citato ai seminari e già segnalato su questo blog, è disponibile anche in pdf su Internet a questo indirizzo (una segnalazione di Roberta Mancini)

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"Liberazione", continua la dialettica (ma il livello muta...):
Saverio Aversa, l'autore dell'articolo su Sandro Penna apparso su "Liberazione" la scorsa settimana che aveva poi determinato le lettere di compagne e compagni pubblicate venerdì e domenica (vedi "segnalazioni", qui di seguito, alle date di venerdì 16 e lunedì 19 u.s.), "risponde" - da par suo
, sul giornale in edicola oggi - alla straordinaria lettera di Orio, apparsa sul quotidiano del Prc l'altro ieri, mercoledì 21 giugno (qui):
Liberazione - lettere - venerdì 23.6.06
Dibattito / I gay? Persone normali
qui
(una segnalazione di Noemi Ghetti)

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si è tenuto questa mattina,
venerdì 23 Giugno 2006 alle ore 12, nella sala stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4 - Roma l'incontro sul tema:

LA STRANA MORTE DI HABTEAB EYASU
GIUSTIZIA SENZA PAROLE
VIAGGIO NELLE CARCERI ITALIANE CHE OSPITANO 20.000 STRANIERI

La redazione di "Left" ha presentato i risultati dell'inchiesta giornalistica, pubblicata sul numero in edicola da oggi del settimanale, e li ha discussi insieme ad alcuni rappresentanti del governo, del parlamento e del mondo delle associazioni.

il documento di convocazione, la lista degli aderenti e dei partecipanti e altre informazioni sono disponibili qui

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giovedì 22 giugno 2006

dopo le rivelazioni di LEFT:

• Agenzia stampa Il Velino 21 giugno 2006
Freud ritradotto
1. Reitani: una versione piena di errori
qui
(testo ricevuto da Federico Tulli)

• Agenzia stampa Il Velino 21 giugno 2006
Freud ritradotto
2. Verdiglione: una versione ideologica

qui
(testo ricevuto da Federico Tulli)

• Agenzia stampa Il Velino 21 giugno 2006
Freud ritradotto
3. Ricci: le peggiori sono quelle inglesi

qui
(testo ricevuto da Federico Tulli)

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su "Liberazione" di oggi, giovedì 22, continua la dialettica:
Liberazione - cultura - 22.6.06
Penna, è una colpa amare gli operai?
di Renzo Paris
(qui)

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sul "partito democratico", la sinistra e le questioni della maggioranza di governo: una intervista con Cesare Salvi sul Corsera di oggi, l'editoriale di Piero Sansonetti su Liberazione di ieri e articoli da Il Messaggero, La Sicilia e l'agenzia Asca (da qui)

La Stampa TST di ieri sull'apprendimento del linguaggio del neonato (qui)

Umberto Galimberti oggi ci dice la sua sul concetto di separazione (qui)

Luciana Sica, identità, psicoanalisi e transgender (con la Argentieri, la Giuffrida e la Aspesi) sul paginone di Repubblica Cultura di oggi (da qui)

«L'omosessualità è una malattia mentale?», se ne parlava sul New York Times di ieri (Pentagon Lists Homosexuality As Disorder, qui - per accedere all'articolo basta iscriversi gratuitamente al sito -) e (Lawmakers, professionals groups, dispute Pentagon document calling gays mentally ill) qui. Di questa discussione si è avuta eco parziale anche sulla stampa italiana (qui e qui)
(segnalazioni di Barbara De Luca, Cecilia Santi e Cristina Calvelli)

«Nuntio vobis gaudium magnum» (ovvero: se li conosci li eviti): Zenit.org 20.6.06, «Il "Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica", che quest'anno è stato il libro cattolico più venduto in tutto il mondo dopo l'Enciclica "Deus caritas est" e che sintetizza la fede cattolica in 598 domande e risposte, è disponibile sulla pagina web della Santa Sede, qui».

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mercoledì 21 giugno 2006

una lettera a Sansonetti su "Liberazione" di questa mattina che cita la lettera di Simone di venerdì 16 e le lettere pubblicate sul quotidiano domenica scorsa 18 giugno (tutte disponili su "segnalazioni"):

Liberazione - lettere - 21 giugno 2006
Identità. Io omosessuale disperato
qui
(segnalata e ricevuta da Giorgio Valentini)


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martedì 20 giugno 2006

citati al Lunedì:
TUTTI gli articoli proposti da "segnalazioni" alle date del 18 e del 19 giugno - usciti sul Corriere della Sera, Liberazione e Repubblica -, e l'articolo del Corriere della Sera con l'intervento di Piero Melograni su Marcuse e la Scuola di Francoforte, alla data del 16 giugno
(vedi qui sotto)

L'articolo del 1989 - citato pure al Lunedì - di Michele Ranchetti, "Le Opere di Freud", sulla storia e i problemi della traduzione di esse è pubblicato sulla rivista "Psicoterapia e Sienze Umane" Anno XXIII - n.4, 1989, disponibile nelle biblioteche. Su quello stesso numero della rivista diretta da Pier Francesco Galli si può leggere anche l'articolo di Paolo Boringhieri "L'edizione italiana delle opere di Sigmund Freud"

L'articolo di Luigi Retani
, "Refusi freudiani", apparso sulla "Rivista dei Libri" a proposito del lavoro di Michele Ranchetti, e citato dal Corriere della Sera di ieri, lunedì 19 giugno, si può leggere qui
(una segnalazione di Annalina Ferrante e David Armando)

un altro precedente articolo di Luigi Reitani era uscito su l'Unità del 19 febbraio u.s., lo precisa l'articolo della stessa Unità di oggi. Il quotidiano aveva poi pubblicato anche un articolo in risposta, di Michele Ranchetti (vedi sotto)

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PARECCHIO DOPO LEFT - con il lavoro di Cecilia Iannaco e Simona Maggiorelli e gli articoli di Massimo Fagioli -, E IMMEDIATAMENTE DOPO IL CORRIERE DELLA SERA DI IERI,
ECCO L'UNITÀ, OGGI:

L'Unità 20.6.06
La Bollati Boringhieri ritira dal commercio i primi due volumi della nuova silloge, curata da Michele Ranchetti per l'anniversario. L'accusa è di "autoplagio"
Sigmund Freud in Italia, un centocinquantenario senza Grande Opera, ma con querela
A denunciare la "spregiudicata operazione" editoriale fu per primo il 19 febbraio su queste colonne Luigi Reitani
di Maria Serena Palieri

qui (testo ricevuto da Giorgio Valentini)

ed ecco gli articoli apparsi precedentemente su l'Unità:

l’Unità 19 febbraio 2006
Un «nuovo» Freud riveduto e scorretto
Un nuovo progetto di Bollati Boringhieri propone una scelta di scritti dello psicoanalista e dei suoi contemporanei. Ma i termini chiave della nomenclatura freudiana vengono stravolti e le note sono in gran parte riprese da quelle di Musatti alle Opere
di Luigi Reitani
qui


l’Unità
«No, non ho tradito Freud. Né Musatti»
di Michele Ranchetti
Ospitiamo un intervento del direttore della collana «Sigmund Freud. Testi e contesti», in risposta a un articolo critico di Luigi Reitani del 19 febbraio.
qui


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Liberazione 20.6.06, lettere, continua la dialettica:


Volete giustificare la violenza?
No Sansonetti. Non sono d’accordo nel metodo e nel merito. Ho letto le tue risposte alle lettere di Simone, Gian Carlo, Francesca e Matteo e trovo inaccettabile il sistematico spostamento che fai dell’oggetto in discussione. Inaccettabile perché penso che il compito di un intellettuale (di ogni persona!) sia di cercare il senso contenuto nelle parole non di cercare giustificazioni. Le giustificazioni bloccano la ricerca, sono in sé conservatrici. Sarò brutale: se uno ti dice «ti voglio bene dammi il culo» tu credi al «ti voglio bene»? Nessuno vuole censurare niente (da Penna a Saba, che esalta anche lui la violenza su minore in Ernesto), ma vedere sì: se si coglie la violenza nei confronti delle donne, perché usare questo per giustificare la violenza stessa invece di rifiutarla tutta e magari cercare di comprenderla per farla sparire, in chiunque si manifesti? Forse perché non la si vuole toccare. Forse sei convinto che sia una caratteristica ineluttabile dell’essere umano ma se è così non ha senso essere intellettuali e nemmeno di sinistra: basta regolamentare, contenere, perdonare. Lo fanno da tanto tempo le destre e la Chiesa cattolica… Se uno ti dice «sono di sinistra» tu gli credi o cerchi la motivazione contenuta nel suo pensiero che lo porta ad affermarsi tale? Operare il bene. Hai letto Faust? Forse Goethe vale meno di Penna.
Alessandro via e-mail

...e Sansonetti: No, davvero non giustifico la violenza. Semplicemente credo che nel passo di Penna citato da Saverio Aversa non ci fosse neppure l’ombra di un pensiero violento. (P.S.)
(segnalazione e testo ricevuti da Giorgio Valentini)

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dopo l'articolo di Galli Della Loggia citato al Lunedì:
Corriere della Sera 20.6.06
Nota dell’agenzia Sir dopo l’articolo di Galli Della Loggia sulla fine del cattocomunismo
I vescovi: la sinistra sta perdendo l’anima popolare
di Luigi Accattoli (e Baget Bozzo)

qui
e qui

Liberazione 20.6.06
C’è un piano per ribaltare il governo: fuori il Prc, dentro l’Udc di Casini
I “poteri forti”, cioè la parte maggioritaria della borghesia, guidano un attacco a Rifondazione secondo un disegno preciso: liberarsene e costruire una soluzione neocentrista. Rompere l’Unione e rompere la Casa della Libertà. Afghanistan e manovrina i passaggi fondamentali
di Rina Gagliardi

qui (una segnalazione di Paolo Izzo, testo ricevuto da Giorgio Valentini)

il manifesto 20.6.06
Il governo di lotta dentro Rifondazione
di Matteo Bartocci
qui


Repubblica Palermo 20.6.06
Filosofia. La verità amara di Nietzsche
di Amelia Crisantino

qui


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lunedì 19 giugno 2006

Il Corriere della Sera questa mattina conferma in pieno - più di due settimane dopo - la notizia anticipata da LEFT fino da venerdì 2 giugno con l'articolo: FREUD SI RITIRA DALLE LIBRERIE Freud, il Santo. La casa editrice Bollati Boringhieri ritira dal mercato la nuova edizione delle opere del padre della psicanalisi. Tradotto da Michele Ranchetti. La motivazione ufficiale: «Correggere i refusi» di Cecilia Iannaco e Simona Maggiorelli. E commentata negli articoli di Massimo Fagioli sul medesimo settimanale:


Corriere della Sera 19 giugno 2006
Battaglia editoriale su Freud
La casa editrice Bollati Boringhieri lancia una nuova traduzione di opere del padre della psicanalisi, che in parte si rifà a quella storica curata da Renata Colorni sotto la direzione di Musatti e in parte ne rivoluziona la terminologia. La Colorni si è rivolta agli avvocati contestando un doppio plagio e la traduzione viene ritirata.

IL CASO
Ritirate dal commercio le copie di un'opera pubblicata da Bollati Boringhieri che rivoluziona la versione di Musatti

Freud I contro Freud II: battaglia in tribunale
di PAOLO DI STEFANO


Ormai possiamo davvero parlare di un caso Freud. Breve riassunto delle puntate precedenti. All’inizio dell’anno la casa editrice Bollati Boringhieri ha mandato in libreria due volumi di una grande opera di Testi e contesti freudiani, a cura di Michele Ranchetti: Scritti di metapsicologia e Sulla storia della psicoanalisi. Ne è nato un gran polverone. In una recensione sulla Repubblica Umberto Galimberti l’ha definita un’operazione «caratterizzata da un’assoluta incuria che sconfina nel dilettantismo» e ha messo in evidenza «macroscopici errori» rispetto alla traduzione storica, quella curata da Renata Colorni, sempre per Boringhieri, sotto la direzione di Cesare Musatti. Ne seguì un botta e risposta con lo stesso Ranchetti. Un’ampia disamina di Luigi Reitani, apparsa sulla Rivista dei libri, faceva il resto, riconoscendo l’intento rivoluzionario dell’impresa di Ranchetti, ma rilevandone lacune ed errori, e soprattutto criticandone nella sostanza i criteri e il metodo: e cioè il proposito di allargare al contesto l’opera di Freud inserendo pagine dell’epistolario, verbali di riunioni, recensioni, documenti del movimento psicoanalitico, atti di convegni e contributi di altri autori. Anche Reitani evidenziava una serie di «fraintendimenti madornali» della traduzione e l’adozione di una terminologia diversa da quella consacrata dall’edizione Musatti. Concludendo che «complessivamente non si può che restare sconcertati dalla leggerezza con cui è stata condotta questa operazione». Si è poi aggiunto un saggio di Antonio Alberto Semi apparso sulla Rivista della società psicoanalitica italiana, depositaria del verbo freudiano, in cui si parla di «un’occasione mancata». Fin qui, tutto appare come una legittima discussione culturale e in parte editoriale su un’opera che si propone di rinnovare, con scelte magari discutibili, l’approccio a un monumento della nostra cultura. Ora però le cose si sono complicate. E dalle pagine dei giornali la questione ha imboccato vie legali. Così l’edizione Ranchetti è stata ritirata dal commercio. Perché? Perché Renata Colorni ha avviato un’azione legale per far valere il proprio copyright sulla traduzione. Infatti, i due volumi per una buona parte proponevano una traduzione del tutto nuova, mentre per il resto riproducevano la precedente. Poco importa che a pubblicarla sia stato lo stesso editore (quindi paradossalmente la causa è tutta interna alla Bollati Boringhieri), che rischia così di subire un danno economico non indifferente (dai 350 ai 500 mila euro, si dice) dopo il ritiro delle copie.

Tre vocaboli discussi:
Affekt: «affetto» (nella traduzione Musatti) diventa «emozione» (trad. Ranchetti);
Besetzung: «investimento» diventa «caricamento»; Befriedigung: «soddisfacimento» diventa «appagamento»

stessa pagina
IL CURATORE
Ranchetti: ma i testi non sono intoccabili

«Sul piano tecnico - riconosce Michele Ranchetti - l’iniziativa legale è comprensibile, l’editore pensava che le correzioni e le varianti che avevamo apportato ci permettessero di firmare senza problemi. Ma il discorso è un altro...». Ranchetti parla del 20 per cento. Renata Colorni, invece, sostiene che la percentuale riprodotta dalla vecchia traduzione è ben più ampia. L’editore, comunque, promette che in autunno, quando la traduzione sarà rinnovata del tutto, i due volumi saranno rimessi in commercio. Ranchetti, milanese di 80 anni, ha lavorato come consulente per Feltrinelli, Adelphi e Boringhieri, è stato docente di Storia della chiesa, è poeta e traduttore, tra l’altro, di Wittgenstein e Celan, e vanta un’ampia bibliografia di studi psicoanalitici. Secondo lui, la questione, appena affrontata dagli avvocati, ritorna prepotentemente nell’alveo culturale: «Non avevamo nessuna intenzione eversiva rispetto alla precedente traduzione - dice Ranchetti - il nostro scopo era quello di introdurre delle varianti terminologiche perché alcune parole entrate nel gergo freudiano ci parevano poco pertinenti o invecchiate. Da qui la nostra proposta sostitutiva». Dunque? «La nostra operazione è stata percepita come una distruzione del tempio, come quando di fronte alle nuove proposte di traduzione la Chiesa cattolica fece valere la sacralità della vulgata: così la lettura della Bibbia fu sottratta per duecento anni a chi non la conosceva. Freud è diventato un’immagine sacra, intoccabile. È come se il traduttore si fosse sostituito all’autore... Ma una nuova versione non è mai sostitutiva delle precedenti e non si può considerare un atto di lesa maestà: è solo la proposta di una lettura diversa». Che cosa significa leggere Freud nel suo contesto? «Significa istituire una interpretazione storicizzata all’interno di un processo culturale. Il nostro tentativo è stato quello di tener conto del movimento in cui Freud agiva, per questo abbiamo affiancato ai testi canonici una serie di materiali di collaboratori, allievi, alleati, nemici, amici diventati avversari, eccetera. Ciò significa ripristinare il contesto. Purtroppo tutto questo lavoro non è stato visto e si è voluto insistere su alcune sviste o sui refusi, così come viene ignorato il fatto che la nostra edizione contiene anche importanti inediti». Ma la vecchia edizione di Musatti si può tranquillamente considerare superata? «No, non è superata. Bisogna però precisare che il vero merito fu di Paolo Boringhieri più che di Musatti. Io tra gli altri collaborai a quell’operazione, che si avvaleva di diversi traduttori, e fui io a proporre Renata Colorni per la redazione: fece un lavoro di grande acume, unificando le varie traduzioni. Fachinelli fu il traduttore più grande tra tutti, fu lui a formare il lessico freudiano italiano. Non è certo una traduzione superata, anche se non è priva di sviste e di incongruenze. La nostra iniziativa vuole affiancarsi a quella: Freud non è il genio che ha capito tutto una volta per sempre, va riletto e rimesso in discussione, situato nel suo contesto». Con che vantaggi? «I testi di Freud, presentati isolatamente, non danno conto di questa esperienza collettiva fatta di critiche, di discussioni, di confronti e di scambi continui». Nella nuova edizione ci sono però errori materiali indiscutibili, come l’età del piccolo Hans (5 anni e non 15): «Ben venga la segnalazione dei refusi, ma non basta fissarsi su questi, senza segnalare, per esempio, che abbiamo pubblicato materiali inediti molto importanti». E qui Ranchetti insinua il sospetto che si tratti di critiche pretestuose: «La psicoanalisi italiana è un ambiente sordo. Si vuol mettere sull’altare Freud, rifiutando ogni nuovo invito alla lettura, magari senza averlo neanche letto attentamente. L’Inghilterra ha prodotto l’edizione critica più autorevole delle opere freudiane, quella di James Stracey: un’edizione unica e completa che fu la base per Musatti. Eppure, è stata a sua volta rivista completamente e presto uscirà una nuova edizione senza scatenare nessuno scandalo. In altri climi culturali il progetto di ridiscutere un monumento culturale come Freud è lecito... In Italia non è così, specie se la revisione di Freud, come nel mio caso, non nasce all’interno della Società psicoanalitica italiana, che oggi si sente proprietaria morale dell’edizione Musatti».

stessa pagina
RENATA COLORNI
«Un doppio plagio che distorce il mio lavoro»

Renata Colorni, che dal 1973 al ’79 ha lavorato per Boringhieri all’edizione italiana degli scritti di Freud, non si dà pace. Si sente tradita dal suo vecchio editore, che con l’edizione Ranchetti «apertamente sconfessa il lavoro di traduzione e annotazione che Boringhieri e Musatti hanno promosso a suo tempo». Parla della nuova iniziativa editoriale come di un’impresa incoerente sul piano della terminologia («perché si rinnovano alcuni vocaboli freudiani ma non sempre») e «non motivata sul piano metodologico». E aggiunge di sentirsi offesa. Ha consegnato la pratica al suo avvocato, per verificare se ci fossero gli elementi per ravvisare un plagio e conclude: «Il plagio è stato individuato in maniera inequivoca: per metà la mia traduzione è stata copiata, per metà è stata storpiata». L’azione legale ha portato a una transazione, con un accordo che prevede un risarcimento economico a favore di Renata Colorni e la decisione da parte dell’editore di ritirare l’opera dal commercio. Certo, può sembrare assurdo che un editore si trovi a essere accusato di plagio per aver pubblicato una vecchia traduzione di cui detiene la proprietà. Ma per Renata Colorni il danno è morale: «La mia traduzione è stata elogiata in tutto il mondo, Elisabeth Roudinesco la considera in assoluto la migliore, e ora lo stesso editore mette in commercio un’altra traduzione che peggiora una terminologia ormai entrata nel patrimonio professionale oltre che teorico, e che non spiega i criteri adottati: ogni traduzione è prima di tutto un lavoro di approfondimento ermeneutico e un tentativo di resa stilistica. Non dimentichiamo che Freud è anche un grande scrittore». (P.D.)

(una segnalazione di Annalina Ferrante, Noemi Ghetti, Tonino Scrimenti e Giorgio Valentini. Vedi anche le informazioni e i riferimenti pubblicati da "segnalazioni" e da "spogli", qui sotto alla data del 2 giugno e alle date successive)

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su Liberazione - lettere - di ieri, domenica 18.6.06:

Dibattito

Io dico: Simone ha ragione
Caro direttore, voglio ringraziare Simone che ha scritto quella bellissima lettera su Liberazione di venerdì 16 dal titolo "Omosessuali: non riusciamo a capire". Riesce a spiegare in maniera semplice e concreta quello che tanti di noi sentono ma che magari, come me che non so scrivere, non sanno esprimere.
Apparentemente e con discorsi logici di chi sa esporre e argomentare tutto può andare bene, ogni opinione "sessuale" può essere accettata. Ma c'è il ricordo di quando da bambini sentivamo addosso con malessere magari solo discorsi o sguardi che ti facevano star male e non sapevi perchè. Difendere i diritti di tutti va bene, ma perchè mistificare? Perchè chiamare "solo mite e dolce peccato" una violenza che anche se non ti tocca nel corpo te lo uccide lo stesso?

Francesca via e-mail

Si può ancora essere eterosessuali?
Caro Piero, «non chiamate desiderio la pedofilia!». Così giovedì sera stavo per scriverti in merito all'articolo di Saverio Aversa su Sandro Penna. Quando, invece, sono stato travolto e distratto dal desiderio (questo sì!) per una donna. Poi, la notte, ho dormito e sognato bene. Ma venerdì, di nuovo, la "cultura" si è ripresentata col suo carico razionale come un secchio di acqua gelata sulla faccia. E stavolta è colpa tua. Perchè, nel rispondere alla bella lettera di Simone, spieghi che non si può rinunciare a Penna: «passione per un corpo adolescente», «violare la norma sessuale», «mite e dolce peccato» - sono espressioni tue. E ancora : «se i peccati diventassero reati, o meritassero censura, sarebbe la fine della nostra libertà».
Sono espressioni tue, e mi dispiace, te lo dico da uomo a uomo. Perchè tiri in ballo il concetto di peccato, che è forse la fonte primaria di tutte le deviazioni cosidette sessuali ma anche la loro giustificazione intrinseca. Perchè neghi che libertà e violenza non possono andare d'accordo e neghi che la violenza non è soltanto sul corpo ma anche sulla mente di un adolescente cui un poeta pubblico si limiti anche solo a dedicare i suoi versi. E infine perchè fingi di non capire che Sandro Penna avevano sì chiesto aiuto, ma di sicuro alla persona sbagliata, che gli avrà comunicato che siamo tutti pederasti per dirla con Platone e con Freud o che nella pedofilia c'è il desiderio (di cui lo stesso Freud nulla sapeva) per dirla con il tuo giornale; E invece non è così. Sono disposto a rinunciare a Penna, Mann e Pasolini, non perchè trasgrediscano la "norma sessuale", ma perchè annullano, con la complicità della "cultura", l'unica vera, assoluta diversità: quella tra donna e uomo.
Matteo Wells via e-mail

Le due Chiese
"Contraddizione" è un eufemismo
Caro Sansonetti, ho letto il tuo editoriale del 17 giugno, e sto pensando che in effetti nella chiesa, da sempre, ci sono molte contraddizioni. Certo non si comprende come mai, in Africa, i vescovi cattolici possano proibire l'uso del profilattico se non addirittura bruciarli in piazza, mentre qualche milione di persone muore di Aids, mentre tutti noi, ammirati, vediamo alla televisione come, con il nostro aiuto dell'otto per mille, la chiesa aiuta i poveretti. Che brutta contraddizione. Hai citato San Francesco e il suo Papa re. Hai ragione, il grande papa Innocenzo III accolse nelle braccia della chiesa il grande Santo delle stimmate che parlava ai lupi e agli uccelletti ... ma che bravo ... Già poi però fece massacrare centinai di migliaia di catari solo perchè non la pensavano come lui in tema di ortodossia religiosa ... già, scordavo, fu lo stesso papa ad iniziare le crociate al grido "Dio lo Vuole". Che brutta contraddizione. Abbiamo visto il grande papa Giovanni Paolo II affacciarsi al blacone con Pinochet, con un assassino, mentre le madri dei desaparecidos impazzivano di dolore. Le stesse madri che poi scrissero al papa dandogli del traditore. Vedi caro compagno Sansonetti le parole non fanno la realtà vera, non fanno nemmeno la storia. Realtà e storia dovrebbero creare le parole per dire la verità. In questa brutta, bruttissima storia, "contraddizione" è un eufemismo, potremmo parlare di scissione fra parola e prassi.
Gian Carlo via e-mail

La lettera di Simone e la "risposta" a Simone di Piero Sansonetti, cui fanno riferimento la lettera di Francesca e quella di Matteo Wells, sono state pubblicate da "segnalazioni" alla data in cui sono uscite, venerdì 16 u.s. (vedi qui sotto). Da lì è possibile andarsi a leggere anche l'articolo di S. Aversa su Sandro Penna, pure citato.
L'editoriale di Piero Sansonetti, "Le due Chiese", di sabato 17 u.s. cui fa riferimento Gian Carlo è disponibile qui.
Sulla pagina delle lettere di Liberazione di oggi Piero Sansonetti "risponde" a Matteo Wells e a Gian Carlo - non a Francesca. Tali sue "risposte" si possono leggere qui.


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Roma, lunedì 19 giugno 2006 – ore 18.30
presso la libreria Bookcity
viale G. Marconi 92

Annelore Homberg (psichiatra)
Gennaro De Stefano (giornalista Gente)
Marco Cannavicci (psichiatra criminologo)
Linda Santilli (Forum delle donne)

presentano il libro di
Adriana Pannitteri

“MADRI ASSASSINE”
“Diario da Castiglione delle Stiviere”
Gaffi Editore

Coordina:
Gaetano Bonetta

Sarà presente l’Autrice

“La pazzia non è espressione di malvagità, neppure quando porta a compiere il più inconcepibile dei delitti. L’uccisione dei propri figli piccoli. È malattia. Sappiamo come sono fatti gli anelli di Saturno e il Grand Canyon, ma non c’è informazione sulle malattie della mente, tranne i soliti luoghi comuni: ‘il raptus’ o ‘era in cura per depressione’. Il racconto di Adriana è anche un tentativo rispettoso, mi pare, di sapere come si origina questa malattia che è psicosi gravissima” (dalla postfazione di Annelore Homberg)

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un'altra presentazione del libro avrà luogo a Roma, martedì 20 giugno 2006 – ore 21.00, nella Sala Labirinto 2 di Via Pompeo Magno, 29
interverranno: Silvia Costa (assessore all’istruzione e formazione Regione Lazio), Danila Bonito (giornalista TG1), Claudia Ferri (avvocato penalista), Paolo Fiori Nastro (docente di psichiatria Università La Sapienza Roma), Coordina: Roberto Di Giovan Paolo. Sarà presente l'Autrice.

"Madri assassine" sarà poi presentato anche a Viterbo la sera di mercoledì 21 giugno alle 21.30 nel corso del "Festival della Letteratura Viterbese", a Palazzo San Carluccio (p.zza San Carluccio). Introdurrà Gaetano Bonetta (preside Facoltà di Scienza della Formazione - Università di Chieti). Sarà presente l'Autrice. Diversamente da quanto precedentemente annunciato, Tiziana Amici e Andrea Filippi non potranno partecipare all'evento.

(leggi i testi correlati qui, qui e qui)
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sabato 17 giugno 2006

per completezza di informazione: tre lettere "rispondono" a Simone, su Liberazione di oggi
(ricevute da Giorgio Valentini) qui

Corriere della Sera 17.6.06
Tensione sul Partito democratico. E Mussi pensa a una fondazione
(...) La sinistra medita lo strappo...
qui



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venerdì 16 giugno 2006

su Liberazione di oggi:
lettere
Omosessuali
Non riusciamo a capire
Caro Sansonetti, scrivo a lei con la speranza di essere ascoltato e lo faccio subito dopo aver letto l'articolo di S. Aversa su Sandro Penna con una certa indignazione per gli argomenti che propone. Comincio a leggere l'articolo abbastanza incuriosito poi invece amaramente scopro che non si tratta di poesia ma si cerca di fare, neanche troppo velatamente, apologia della pedofilia: «... così sento per l'uomo solamente se adolescente quello che l'uomo sente per la donna... l'inversione è solo per la persona che è oggetto del desiderio». Come si fa a non vedere cose ovvie cioé che la pedofilia non è diversità sessuale ma è violenza perpetrata verso "adolescenti"? Come si possono pubblicare articoli del genere su un giornale che vorrebbe fare della non violenza la sua piattaforma politica e non capire che incularsi i "fanciulli" è il massimo della violenza interumana? Cosa c'è di sinistra in questa esaltazione della pedofilia? È giusto proteggere gli omosessuali dalla stupida aggressività dei fascisti e sostenerli nei loro diritti civili, ma a noi chi ci difenderà dalla violenza delle loro idee? È lecito arrivare a questi livelli di propaganda per prendere i voti della comunità omosessuale e rischiare di perdere il consenso di compagni operai, dipendenti, proletari? Nel mio quartiere (Magliana) nessuno riesce a capire. Mio nonno partigiano, frroviere protagonista delle lotte operaie forse si sta rivoltando nella tomba, io e altri compagni più modestamente non riusciamo a decifrare cosa succede alla "sinistra". Per favore, caro direttore, ci aiuti a capire.

Simone via e-mail

la "risposta" di Piero Sansonetti a questa e-mail, e l'articolo di Aversa su Sandro Penna a cui essa fa riferimento (uscito ieri su Liberazione, e citato al Giovedì) si possono leggere qui
(segnalazioni di Roberto Giorgini e di Dicta Cavanna)

La Stampa 16.6.06
Il segreto di Annamaria
La perizia per il delitto di Cogne: «Forse ha dimenticato»
di Marco Neirotti
qui


Corriere della Sera 16.6.06
Melograni: «Marcuse, il più nefasto»
di Dario Fertilio
qui


l'intervento di Piero Melograni, qui sopra segnalato, è a corredo di una pagina di "Cultura" del Corriere della Sera (pag. 43) di oggi impostata tutta su un più ampio articolo che è il seguente:
Corriere della Sera 16.6.06
Personaggi / La Francia si interroga sul grande letterato. E sul mito intellettuale che alimentò

Barthes, ascesa e declino dell'ultimo filosofo-guru
Il «maestro dei segni» raccontato da un discepolo
di Elisabetta Rasy
Pensatori. Negli anni dell'impegno si affermarono molti maître à penser. Adorno, Foucault, Lacan... Alcuni «hanno finito per dire un sacco di stupidaggini». Di questo ha risentito anche la cultura italiana
qui

Il Messaggero 15.6.06
Staminali: i primi successi italiani
qui
(una segnalazione di Francesco Troccoli)

OGGI:

Roma, Sala Teatro - Ospedale Santo Spirito, Via Borgo di Santo Spirito, 3
il 16 giugno 2006 a partire dalle 9 del mattino

Se non è vitalità è malattia? La sindrome ADHD dal DSM IV ai bambini reali
"Disattenzione e iperattività"

relatori: Paolo Fiori, Ludovica Costantino, Paola Casolini e Roberta Rocchi

In collaborazione con: Ausl Roma E
Resp. Scientifico: Dott.sa Maria Roberta Rocchi, Dott. Maurizio Sprovieri

chi vuole partecipare al convegno lo può liberamente fare inviando una e-mail a: mroberta.rocchi@virgilio.it
comunque l'ingresso è libero
L'iscrizione è obbligatoria solo per coloro che hanno necessità dei crediti ECM
I dipendenti di enti pubblici hanno diritto alla iscrizione gratuita

tutte le informazioni su http://www.asclepion.lazio.it/

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giovedì 15 giugno 2006

Corriere della Sera 15.6.06
COGNE «La Franzoni può fare cose che dimentica»
Depositata la perizia psichiatrica su Annamaria Franzoni, soffrirebbe di uno «stato crepuscolare di coscienza» che porta a «un vizio parziale di mente transitorio».
di Cristina Marrone
qui


La Stampa 15.6.06
Il giallo di Cogne. Depositate le 267 pagine della relazione degli psichhiatri
Annamaria e il confine della follia
di Marco Neirotti
qui
(una segnalazione di Barbara De Luca)

Repubblica 15.6.06
I risultati depositati ieri capovolgono le precedenti conclusioni sulla personalità di Annamaria. Gli esperti ipotizzano un restringimento della consapevolezza all'epoca dei fatti
di Meo Ponte
qui
(una segnalazione di Barbara De Luca)

Repubblica 15.6.05
L'intervista / Lo psichiatra Luigi Cancrini, esperto di tossicodipendenze: meglio il metadone e la psicoterapia
"Le narcosale non sono la soluzione l'errore è stato tagliare i fondi ai Sert"
di Maria Novella De Luca
qui


Repubblica 15.6.06
Tre tipi di uomini. Le relazioni sociali e il loro futuro
Cultura e natura un binomio da discutere
Esistono gli individui con un loro io imperscrutabile e chiuso agli altri. Poi ci sono le persone legate culturalmente e infine i generici inventori del nuovo
di Marc Augé
qui


Repubblica Firenze 15.6.06
Torna al Vieusseux, dove cominciò, la passione per Clizia
Le lettere d'amore di Montale
di Beatrice Manetti
qui


Repubblica Roma 15.5.05
A Palazzo Odescalchi il capolavoro che non piacque al committente
Quel Caravaggio rifiutato
di Renata Mambelli

qui


il manifesto 15.6.06
Il Van Gogh a noi sconosciuto
Circa un migliaio di dipinti e di disegni che appartengono per lo più alla prima stagione dell'artista sembrano scomparsi nel nulla, distrutti o dispersi. Con una singolare operazione editoriale ora queste opere vengono recuperate alla parabola del pittore. Consentendo di sciogliere molti enigmi
di Stefano Chiodi
qui


diritto.it 15.6.06
VA AL REGISTA MARCO BELLOCCHIO L'EUROPEAN GLOBAL AWARD 2006
qui

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QUESTO POMERIGGIO:

ARS

Associazione per il Rinnovamento della Sinistra

DOPO IL VOTO: PARLA LA SINISTRA

Giovedì 15 giugno 2006 ore 16.00
Palazzo Valentini - Sala della Pace
Via IV Novembre, 119/A

Introducono: Aldo Carra, Alessandro Cardulli, Alessio D’amato

Modera: Aldo Garzia

Intervengono: Aprile - Maurizio Bartolucci – Maria Luisa Boccia – Alessandro Cardente - Maura Cossutta - Andrea Costa
Aldo D’Avach – Mario De Carolis - Pino Di Maula – Maurizio Fabbri – Andrea Fabozzi - Antonello Falomi Susi Fantino - Franco Figurelli – Sergio Fortunati - Pino Galeota – Maurizio Marcelli
Roberto Mastrantoni - Danielle Mazzonis – Sandro Medici – Giorgio Mele - Fabio Nobile
Franco Ottaviano - Chicca Perugia - Gabriella Pistone - Roberto Sciacca – Vincenzo Vita

Dopo i risultati elettorali di Roma, sia come esponente di Sinistra Romana, sia come consigliere comunale eletto (ringrazio tutti coloro che hanno contribuito fattivamente alla mia rielezione), ho ritenuto necessario, insieme ad altre associazioni, compagne e compagni, promuovere una riflessione sulla composizione del voto e i relativi seggi assegnati.
I risultati, infatti, danno 31 seggi al nuovo partito democratico e ai moderati delle liste Veltroni e 7 seggi alla sinistra.
Un dato che ci consegna un "monocolore moderato" a cui la sinistra deve saper rispondere con proposte, progetti, reti e coordinamento.
La riunione di giovedì 15 giugno p.v., della quale si allega l’invito, si propone come avvio di un percorso che dovrà produrre fatti e risultati.
Su questo mi sento personalmente impegnato.
Mi farebbe piacere la vostra partecipazione giovedì ed in futuro, per chi volesse, anche in maniera più attiva (...).

Cordiali Saluti
Pino Galeota

una segnalazione di Elena Canali
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OGGI E DOMANI:

Convegno internazionale

La letteratura cinese in Italia

Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, 15 – 16 giugno 2006

Sala conferenze
Viale Castro Pretorio 105

Inaugurazione 15 giugno ore 9.30
Interverrà il prof. Federico Masini, Preside della Facoltà di Studi Orientali dell'Università "La Sapienza" di Roma

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica il Ministero per i Beni e le attività Culturali in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del 750° anniversario della nascita di Marco Polo, organizza un convegno internazionale sulla letteratura cinese moderna.
Sono previsti interventi di autorevoli personalità su tematiche quali la traduzione di opere della letteratura cinese moderna e le nuove tendenze della letteratura contemporanea.

Il programma completo del Convegno è disponibile qui

Per informazioni: Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Prof.ssa Rosa Lombardi, Tel. 06 4989339/344 rosa_lombardi@fastwebnet.it

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mercoledì 14 giugno 2006

Agi 13 giugno 2006 - 19:54
Bertinotti: vede Borrell e auspica la rivoluzione
qui


Corriere della Sera 14.6.06
Prado e Reina Sofia: In mostra i capolavori di Picasso
di Mino Vignolo
qui


Il Giornale 14.6.06
A scuola di cinema col regista Bellocchio
di Maria Vittoria Cascino
qui


Quotidiano Nazionale 14.6.06
TAORMINA FILM FEST
Taormina, 14 giugno 2006 - Sarà 'The sentinel' di Clark Johnson, con Michael Douglas, Kiefer Sutherland, Eva Longoria e Kim Basinger, ad aprire il 20 giugno al teatro greco la 52esima edizione del TaorminaFilmFest, diretto da Felice Laudadio. (...) La rassegna si concluderà il 25 giugno (...) il cinema di casa nostra avrà il suo spazio alla seconda edizione dell'ItaliaFilmFest dove si vedranno, o meglio rivedranno, 14 lungometraggi come (...) 'Il regista di matrimoni' di Marco Bellocchio (...)
Nella serata finale del 25 giugno (...) verranno assegnati i premi della giuria composta da cinque critici stranieri delegati dalla Fipresci (la Federazione internazionale della stampa cinematografica)...

eurekalert.org 13-Jun-2006
Manchester academic to tell conferences: Child abuse can cause schizophrenia
Mikaela Sitford, University of Manchester
(una segnalazione di Guido Popoli)
qui

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La casa editrice Infinito edizioni presenta il libro

I ragazzi di Teheran
di Antonello Sacchetti

prefazione di Siavush Randjabar-Daemi

presso la libreria Bibli, via dei Fienaroli, 28 Roma
mercoledì 14 giugno ore 18


Interverranno: Cecilia Tosi (giornalista), Luca Bonaccorsi (giornalista) e Pino di Maula (direttore Left- Avvenimenti)
Sarà presente l’Autore

Il racconto di un viaggio in un Paese affascinante attraverso gli occhi di giovani così simili ai nostri
(leggi qui)

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