lunedì 29 marzo 2004

depressione bipolare

una segnalazione di P.Cancellieri



Yahoo Notizie Lunedì 29 Marzo 2004, 9:59

Depressione bipolare: un farmaco e un gene

Di Italiasalute.it




La depressione bipolare è una forma depressiva caratterizzata dall'alternarsi di euforia a momenti di profonda prostrazione.

Isolamento, disperazione, alternarsi di fasi maniacali a fasi depressive, idee suicide, che nel 50% dei casi sfociano in un tentativo, purtroppo con un 15-20 casi di ''successo'' su 100. E' un disturbo che arriva a colpire fino al 5% della popolazione generale, secondo le ultime stime.

Chi è colpito da questa particolare forma depressiva attraversa variazioni profonde dell'umore. Nella fase di euforia il depresso bipolare si sente pieno di energia, tanto che spesso gli risulta difficile il controllo degli impulsi, è preda di agitazione, è immerso nel veloce e poco realistico vagare delle sue idee, è sempre in movimento frenetico, dorme poco, ha comportamenti provocatori, ed è aggressivo sessualmente. Nella fase depressiva perde energia è ansioso triste e vuoto; si sente affaticato, perde l'appetito ed arriva perfino a pensare alla morte; perde speranza e interesse per le cose divertenti o che anche gli recano dei vantaggi.

Come si intuisce il disturbo bipolare e' una forma depressiva non solo complessa ma anche invalidante. E' del giugno del 2003 la notizia dell'individuazione in Usa di un gene coinvolto nel disturbo. Secondo gli esperti dell'Universita' di San Diego, in California, la malattia sarebbe scatenata da una mutazione nel gene Grk3, che aiuta il cervello a 'rispondere' ad alcune sostanze chimiche coinvolte nel controllo dell'umore, come ad esempio la dopamina. Il difetto, spiegano i ricercatori californiani che hanno pubblicato le loro osservazioni sulla rivista 'Journal of Molecular Psychiatry', e' stato individuato nell''interruttore' del gene. La malattia, quindi, sarebbe scatenata da un'attivazione o da una disattivazione 'sbagliata' del Grk3. Le terapie attualmente disponibili, spiegano gli esperti, si sono dimostrate efficaci solo nella meta' dei pazienti. Lo studio californiano ha esaminato campioni di Dna di piu' di 400 nuclei familari nei quali si erano registrati casi di questa particolare forma depressiva. ''Secondo quanto abbiamo osservato - spiega John Kelsoe, uno dei ricercatori californiani - il difetto genetico rende super-sensibili alla dopamina. Grazie a questa scoperta sara' possibile sviluppare farmaci 'mirati' contro il Grk3, in grado di corregere il malfunzionamento''.

La depressione bipolare e' al centro di un convegno, che riunisce 300 esperti, provenienti da tutto il mondo in questi giorni presso il Centro ricerche in Psichiatria di GlaxoSmithKline, a Verona. ''Si tratta di un problema medico sottodiagnosticato'', secondo il professor Giovanni Battista Cassano dell'Universita' di Pisa. ''I problemi iniziano con l'effettiva diagnosi, quando si riscontra che la richiesta di trattamenti efficaci, soprattutto per la fase depressiva, rimane ancora largamente insoddisfatta'', commenta il professor Joseph Calabrese di Cleveland. E sul fronte delle cure, una efficace risposta potra' arrivare da lamotrigina, un farmaco ritenuto da esperti uno 'stabilizzatore dell'umore', caratterizzato da una maggiore tollerabilita' rispetto ai trattamenti finora disponibili, e capace di agire sulla componente depressiva, quella di solito piu' invalidante e pericolosa per il paziente.