mercoledì 27 luglio 2005

"IL MESSAGGERO" DEL 27.7

Il Messaggero 27.7.05
Mercoledì 27 Luglio 2005
CAMPAGNA CON I ”CREATIVI” DI VENDOLA
”L’erba voglio”, arma segreta di Bertinotti per le primarie
Il leader del Prc chiede ai suoi elettori di scrivere su migliaia di post-it i propri desideri per pesare di più nella stesura del programma.
di Claudia Terracina


ROMA Chi ha detto che «l’erba voglio cresce solo nel giardino del re?». Fausto Bertinotti rovescia l’ipocrita proverbio e fieramente afferma: «Io voglio». Invitando seguaci e simpatizzanti ad avere, appunto, il coraggio di «volere» un’Italia migliore, ma anche Bertinotti candidato premier dell’Unione. E quei suggerimenti saranno la forza con cui Rifondazione si presenterà alle trattative sul programma con gli alleati dell’Unione. Prodi, quindi, dovrà sudare per far prevalere, come annunciato, il suo punto di vista in caso di vittoria alle primarie. Il segretario di Rifondazione confida di «sperare nella provvidenza rossa», per battere Romano Prodi ed essere «il candidato della sinistra». Le idee di sinistra, comunque, dovranno contare. «Potrebbe succedere un miracolo», dice il segretario del Prc, evocando la vittoria di Vendola in Puglia.
Il suo manifesto elettorale recita «Bertinotti presidente» su un fondo giallo, come i ”post-it” che invitano gli elettori «a scrivere quello che vogliono». I desideri, «che più perentori saranno meglio è», potranno essere declamati ovunque, luoghi di lavoro, edicole, bar, cinema, teatri, oppure essere spediti per sms, mms, o via Internet nell’apposito sito, dove già si legge un ovvio «vorrei un’Italia migliore», un romantico «cambiare le cose, ma per davvero, senza paura», un edonista «avere più tempo per le cose che mi piacciono», un fideista «mio figlio non conosca guerra e terrorismo».
«Puntiamo a esaltare la sfida del popolo contro l’elite», spiega Silvio Maselli dell’agenzia ”Proforma”, la stessa che con il tormentone «Metti a Cassano» ha decretato il successo dell’attuale sindaco di Bari, Michele Emiliano, e di Nichi Vendola, «il diverso», miracolisticamente eletto presidente della Puglia grazie all’onda anomala dell’enorme partecipazione alle primarie. Bertinotti il 15 e il 16 ottobre punta al bis. «Quando uno compete lo fa per vincere, se no va a casa, non si può fare come se», chiarisce. E, dopo tutto, fa anche il gioco di Prodi che vuole «primarie vere». Ed ecco le percentuali che, secondo il leader del Prc, potrebbero decretare il suo successo e un’influenza sempre più forte sulla stesura del programma dell’Unione. «Alle elezioni prendiamo finora un 6 per cento, se consideriamo gli altri elettori dell'Unione si arriva ad un 12- prevede- quindi, sotto quella cifra si è sconfitti, sopra è andata bene. Sopra al 50 si vince».
E, a giudicare dal pubblico plaudente, accorso alla presentazione della campagna bertinottiana, acutamente ospitata dalla minuscola libreria romana ”Amore e Psiche”, in modo da far riempire la piazza antistante, al popolo di sinistra non sembra vero poter coniugare «l’erba voglio». Bertinotti, confortato dal poeta del calcio, l’italo-brasiliano Darwin Pastorin, d’altronde, «vuole» fortemente vincere, tanto che affida la sua campagna postal-internettiana ai creativi pugliesi che hanno fatto volare Vendola. Ma «vuole» anche stabilire le sue priorità nel programma dell’Unione. «No alla guerra, no alla precarietà sociale, più lavoro, più diritti, e via leggi come la Bossi-Fini, la riforma della scuola targata Moratti e la legge 30 sul mercato del lavoro». E se si deve parlare di sicurezza, il leader del Prc ricorda che «occorre essere sicuri dal terrore, ma anche dalla povertà». Se ne parlerà per tutta l’estate e, infine, il 24 settembre in una spettacolare convention che accompagnerà Bertinotti alle primarie.