venerdì 25 novembre 2005

una lettera su "Liberazione" di martedì

una segnalazione di Livia Profeti:

Liberazione 22.11.05
Lettere, pag.12
Televisione
Cara Ritanna, resisti

Caro direttore, vorrei fare alcune osservazioni prendendo spunto dal programma "Ottoemezzo" trasmesso venerdì scorso su La7, condotto da Ritanna Armeni e Giuliano Ferrara, ospiti l'on. Boselli, l'on. Castagnetti e il prof. Cardia, tema: la revisione del Concordato. Ferrara dapprima ricordava le esecrabili cannonate risorgimentali in seguito alle quali la povera Chiesa cattolica "perse tutto". Successivamente, il presentatore bacchettava la Armeni, tentando di smentirla quando la giornalista riportava alcune parole del papa riguardanti "il dominio divino della sfera pubblica". Poi Ferrara recitava con cinismo e insopportabile superficialità, nonché con vanto, una sorta di disgustosa barzelletta di una comica americana, apparsa sul "Foglio" che con sprezzante ironia mette bene in luce l'idea che Ferrara ha delle donne. Ancora dimostrava una totale ignoranza affermando che «il Concordato è contenuto nella Costituzione»
L'imbarazzatissimo pro. Cardia, docente di diritto ecclesiastico, si trovava costretto a correggerlo, perché il noto art. 7 della Costituzione, fa riferimento al "principio concordatario", non contiene certo il Concordato. Infine Ferrara, con inquietante candore, sosteneva che «il diritto ha tutta un'origine religiosa: il divieto di uccidere il piccolo Samuele nasce, in termini di diritto, da un'istanza religiosa, da un comandamento». Il prof. Cardia, simulando lo stesso inquietante candore di Ferrara, sosteneva poi che il Concordato sarebbe "quasi identico" nel suo contenuto alle varie Intese che lo Stato italiano ha stipulato nel corso degli anni con le altre confessioni religiose. Quel "quasi identico" lascerebbe pensare che il testo del Concordato sarebbe stato praticamente fotocopiato nelle sei Intese, salvo qualche virgola o aggettivo successivamente corretti. Si tratta di una plateale menzogna: il Concordato infatti fa parte di un trattato internazionale, i Patti Lateranensi, stipulato tra governo fascista e Santa Sede nel 1929. Anche le Intese sono trattati internazionali? Anch'esse prevedono le condizioni di privilegio di cui la Chiesa beneficia? Abili giochi di parole! Spero che Ritanna Armeni, la cui sensibilità e umanità abbiamo avuto modo di cogliere sul vostro giornale, resista.

Paola, da Roma