martedì 29 novembre 2005

gli articoli: nuovi inserimenti di martedì 29 novembre 2005

per leggere gli articoli clicca sui titoli


sinistra: ieri al Teatro Colosseo
Aprilenline.info 29.11.05

Primo passo verso la Sinistra Europea lanciata da Bertinotti
Rifondazione. A Roma si riunisce la Sinistra europea: "No al partito democratico, si al nuovo soggetto politico radicale"


altrove...
il manifesto 29.11.05

Politica o quasi
All'inizio della fine
Ida Dominijanni


boh!?
Apcom 29.11.05

Vaticano
Preti gay. Capezzone: violenza ideologica
"Siamo all'inquisizione, rogo di campo de' Fiori ancora acceso"


per la prima volta in Italia
Il Messaggero 29.11.05
Condannato lo psichiatra dell'assassino


retina
ricevuto da Silvia Branzi

Repubblica 29.11.05
Mostra una marcata diversità da individuo a individuo, fino al
40%, nella parte dell'occhio che ha il compito di percepire i colori
Foto svela i segreti della retina, mai un'immagine così da vicino
Ma tutti li vediamo allo stesso modo. È il cervello che compensa
di Luigi Bignami


violenze sulle donne
Corriere della Sera 29.11.05
Duecento milioni di donne «sparite»
Un rapporto denuncia gli orrori del genocidio nascosto
Alessandra Farkas e Dacia Maraini


Emanuele Severino
Corriere della Sera 29.11.05

Il Concordato? Anticostituzionale
di Emanuele Severino


lacrime di coccodrillo: cattolici e depressione
ricevuto da Franco Pantalei
Repubblica 28.11.05
L'Associazione dei docenti cattolici lancia l'allarme: "Poche ancora le diagnosi corrette". Anna Oliverio Ferraris: "Aiutiamoli a non sentirsi inadeguati"
Allarme depressione tra i giovani: "800mila, e in costante aumento"
di Tullia Fabiani


aborto
l'Unità 29.11.05
Il padre della Ru486: «Io e Ratzinger»
Sonia Renzini


«la verità vi prego sull'amore»...
Il Messaggero 29.11.05

Le neutrofine accendono la passione, che presto si esaurisce
L’amore? Dura un anno
di Alberto Oliverio


solo una questione di tossicologia...
Corriere della Sera 29.11.05

Van Gogh, il giallo della malattia
Adriana Bazzi


staminali
Tempo Medico 29.11.05

Il modello asiatico per la ricerca
Nasce a Seul una fondazione per le cellule staminali
di Donatella Poretti - Tempo Medico n. 803


Bertolucci
Panorama 28.11.05
Bertolucci: dopo il '68 narro dei tupamaros
di Manuela Grassi


Le Scienze, 28.11.2005
Le conseguenze biologiche di un'infanzia trascurata
L'isolamento sociale può influenzare direttamente la neurobiologia di un bambino


Liberazione, 27.11.05
Di che parliamo? Dell’abolizione dell’ordine presente delle cose...
Rina Gagliardi


Liberazione, 27.11.05
Il presidente Cei conclude un congresso sulla fertilità secondo la morale cattolica.
Ad organizzare l’incontro, inclusa la sessione “pastorale”, anche due università pubbliche
Il “metodo naturale” di Ruini, niente Pacs
Fulvio Fania


Liberazione, 27.11.05
Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista
Roma, 26 - 27 novembre 2005
La relazione di Fausto Bertinotti


horror!
Liberazione, 27.11.05

I troppi silenzi dietro l’aborto
Lea Melandri

lunedì 28 novembre 2005

MASSIMO FAGIOLI
SU LIBERAZIONE DI SABATO 26 NOVEMBRE 2005


Idee e parole
Libertà, uguaglianza, fraternità...

Caro Sansonetti, sento la simpatia e il dovere di ringraziarti per l'editoriale di venerdì 18 su "Liberazione". Mi sembra di aver visto un pensiero complesso ma affascinante; e inizio dalla fine. Riprendere le tre parole della rivoluzione Francese per rifondare la politica è un'idea geniale; e vorrei partecipare all'entusiasmo espresso nelle ultime righe: «messaggio formidabile... alleanza politica capace di misurarsi con questi temi alti...». Sei seducente nella misura in cui inviti la sinistra a superare l'impotenza di sempre dovuta al vuoto teorico sui grandi problemi dell'umanità, sul mistero e i diritti della vita, sull'identità, sull'essenza, lo spirito e il destino dell'uomo. Ma... ho paura della delusione! Ho davanti agli occhi i più di duecento anni di storia che ci precedono e mi chiedo perché ho avuto un moto di fastidio quando ho osservato che usi i termini "idee-forza della rivoluzione Francese". Senza disturbare i professori di linguistica mi permetto di dire che hai sbagliato: i tre termini non erano idee, erano soltanto parole. In duecento e più anni non c'è stata mai nessuna libertà, salvo quella della produzione dei beni materiali e del commercio. Un medico, tuttora non è libero di esercitare la sua opera secondo scienza e coscienza, nonostante l'abilitazione statale a esercitare la libera professione; una donna non è libera di gestire il funzionamento del proprio corpo come crede: non viene riconosciuta cioè alla donna nessuna identità. Non è nata nessuna fraternità, non si è realizzata nessuna uguaglianza. Allora una preghiera: cerchiamo di trasformare le parole in idee, dare cioè, ad esse, un senso reale. E con buona memoria marxista ti do ragione: iniziamo dalla prassi lottando contro l'invadenza clericale (hanno fatto obbligatoria l'ora di religione), contro il Concordato e l'otto per mille, ma insieme cerchiamo idee e teoria dandoci una ragione di questa lotta accogliendo i dibattiti di Bertinotti con gruppi di studio sulla realtà umana, i suggerimenti di Giordano di occuparsi di realtà umana nell'editoriale di giorni fa, le idee di Giulia Ingrao. Così possiamo curare Bertinotti dall'angoscia di una sconfitta politica inevitabile nello scontro con l'invadenza e la violenza della ideologia della Chiesa. La sconfitta è inevitabile se la sinistra si occupa soltanto "di far funzionare e rendere efficace il mercato".

Massimo Fagioli via e-mail
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gli articoli citati:Sansonetti il 18 e Giordano il 13 u.s.

per leggere gli articoli clicca sui titoli

Liberazione 18.11.05
Le ragioni
di Bertinotti (ma anche una critica)
Concordato e 8 per mille
Piero Sansonetti


Liberazione 13.11.05
editoriale
Difendiamo il patriarcato

per un solo motivo: paura
Il dibattito sulla violenza dei maschi
Franco Giordano

martedì 22, all'Università "La Sapienza" di RomaFacoltà di Studi Orientali

Il Preside, il professor Federico Masini, nel corso della preannunciata Conferenza stampa ha presentato questa mattina i nuovi e innovativi corsi di formazione della Facoltà di Studi Orientali dell'Università "La Sapienza", nel cortile della quale - in via Principe Amedeo 184 - è stata installata nei giorni scorsi la straordinaria "scultura blu"

Il professor Massimo Fagioli, nell'occasione, ha regalato ai numerosissimi presenti un suo nuovissimo e importante intervento
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la registrazione audio-video dell'evento
è disponibile su
MAWIVIDEO!

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Federico Masini informa:
La statua alla Facoltà nel sito de La Sapienza
http://www.uniroma1.it/eventi/arte/statua.htm
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molte immagini, alcune appena inserite, dell'installazione sono visibili sul sito di Claudio Corvino:
http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=17453&idd=3492

l'articolo sul "pensiero cinese" che è stato citato alla Facoltà di Studi orientali


L'articolo sul "pensiero cinese", citato da Massimo Fagioli nel corso del suo intervento di martedì 22 novembre 2005 alla Facoltà di Studi Orientali dell'Università "La Sapienza" di Roma è il seguente, e può essere letto in versione integrale cliccando sul titolo:


Liberazione 18.9.05
«Perché la Cina vincerà la sfida con il pensiero occidentale»
di Tonino Bucci

_____________GIULIA INGRAOSU "LIBERAZIONE" DI MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2005

una segnalazione di Annalina Ferrante, Noemi Ghetti, Lucia Ianniello
Liberazione 22.11.05
Gli uomini nascono sani, poi si possono ammalare
di Giulia Ingrao


“Liberazione” di domenica 6 novembre ha posto a ben dieci collaboratori la domanda: “Maschi perché uccidete le donne?”. Alla prima lettura del titolo penso, è la solita storia dell’essere umano cattivo, o meglio del seme del male che c’è nell’uomo e che genera carnefici e vittime. Poi sento che c’è qualcosa di più. Così come è posta la domanda sembra che l’uccisione delle donne da parte dei “maschi” non rientri nella categoria generale degli assassinii. Forse ricompare l’idea del rapporto uomo-donna come ineluttabile rapporto distruttivo, come se fosse ancora valida l’immagine biblica dell’uomo creato da Dio intelligente, forte, narcisista ossia sordo e cieco, la donna-Eva, costola sbagliata di Adamo che cede alla tentazione del serpente ed offre all’uomo una falsa conoscenza corrompendolo. Possibile che sulla realtà umana, sul rapporto uomo-donna siano ancora valide idee vecchie che hanno le radici nel pensiero religioso e nel pensiero razionale: il male è insito nell’uomo e nel rapporto uomo-donna, la non ragione è follia, quindi la necessità del controllo di regole che limitano i danni.
Apro la “Repubblica” (8 novembre 2005) e ritrovo la firma di Eugenio Scalfari: “I nemici della democrazia” introduzione a “Imparare la democrazia” di Gustavo Zagrebelsky.
Questo il pensiero di Zagrebelsky, che Scalfari condivide: esaltazione della democrazia che si basa su doveri e diritti, sul rispetto della dignità di tutti gli esseri umani, sul rifiuto del dogmatismo, ma realtà democratica non stabile, con un equilibrio precario, col rischio di precipitare facilmente nella autocrazia, nella teocrazia, della demagogia minacciata dalla massa che si fa folla. Non sarà il solito discorso che gli esseri umani sarebbero per loro natura esclusivamente per la distruzione?
Le cause della precarietà e della debolezza del modello democratico vanno cercate altrove. Vanno cercate in cause storiche ed ideologiche. Il prevalere ed il predominio per secoli sugli uomini del pensiero religioso, del pensiero razionale che dimezzano la realtà umana negando dunque l’essere dell’uomo, che condannano e reprimono impedendo ogni trasformazione dell’uomo, porta inevitabilmente per gli esseri umani ad una perdita o carenza di identità intesa come libertà di pensiero, creatività e possibilità di trasformazione nei rapporti interumani, come fusione di vissuto di realtà materiale e vissuto di realtà psichica; su quali basi può poggiare la democrazia?
E liberiamoci una volta per tutte dell’idea delirante del male innato nell’uomo perfino nei bambini oppure diciamo chiaramente da che parte si sta. Gli uomini nascono sani e poi si possono ammalare, intendo la malattia del pensiero, degli affetti e si possono curare. Non è una mia scoperta, è divenuta una mia profonda convinzione dopo aver conosciuto un pensiero nuovo, una nuova teoria sulla realtà materiale e sulla realtà psichica umana, frutto di importanti scoperte dello psichiatra Massimo Fagioli e sono convinta che la cura della realtà psichica ammalata è possibile quando si basa su un lavoro specifico teorico e pratico, ossia su una teoria coerente e chiara e sua una prassi di rapporto che mira al rifiuto di tutto ciò che è negativo, non veramente umano.
Ritorno alla domanda posta dal giornale e alle molte risposte. Noto la reazione di incredulità da parte di alcuni, la difficoltà ad orientarsi, la vaghezza del linguaggio. Questa superficialità, questa incredulità e paradossalmente l’enorme spazio che il giornale ha dedicato al problema dimostrano che la Sinistra non ha fatto una ricerca sulla sessualità, sulla donna, sui rapporti interumani al di là del comportamento cosciente, ha fatto proprio su questi aspetti della realtà umana un pensiero vecchio, imposto come assoluto, intoccabile, sia esso credo religioso, sia un credo razionale, imposto da padri, questi sì, “maschi” violenti.
Dunque un vuoto di idee, come lamentò in un suo articolo Ritanna Armeni. Molti rami secchi, bisogno di linfa nuova.
Provo a riflettere su quello che mi sembra più importante. Si parla di violenza fisica, naturalmente da condannare, ci sono leggi per questo, c’è poi la condanna da parte delle coscienze degli uomini accettabile solo se c’è il rifiuto della violenza sugli esseri umani in tutte le sue forme, rifiuto della guerra, non essere amici o transitori sostenitori di chi la fa. Ma c’è un’altra violenza che non parte dal braccio ma dalla mente, distrugge l’identità, attacca il pensiero ed è degli uomini ed anche delle donne; privilegia i rapporti umani che non riguardano la realtà materiale ma la realtà degli affetti e della mente. Chiamiamola violenza psichica, la reale dialettica tra gli esseri umani è la dialettica psichica ossia quella degli affetti, degli sguardi, dei gesti, del pensiero; se si ignora ciò necessariamente, parlando di rapporti interumani e specialmente del rapporto uomo-donna si parla di violenza fisica o di confronto come dominio o passività.
Io, come donna, evidentemente non sono stata uccisa fisicamente però ho conosciuto la violenza psichica sotto forma di ideologia annullante, di anaffettività razionale, e mi ha procurato ferite molto simili a quelle che si curano con pomate e cerotti. Ho imparato che con la conoscenza di questa realtà, con la difesa della propria identità faticosamente costruita salvando gli affetti, scegliendo solo rapporti umani, ci si salva non solo dall’essere vittime, ma dal diventare complici.
La donna da sempre è considerata dalla Bibbia, dal logos occidentale e dall’attuale cultura dominante inferiore all’uomo per l'intelligenza e per il sapere e guardata con sospetto come immagine dell’irrazionale, il possibile contrario del pensiero razionale. L’identità sempre negata è stata quella femminile.
Molti cambiamenti nella società per le donne ci sono stati, inutile elencarli, conquiste nell’ambito dei “diritti civili”, il lavoro, per molte l’autonomia economica, eppure progresso e conquiste della donna rimangono legate alla realtà materiale, che è pure importante affrontare per eliminare ingiustizie e arretratezza, ma non fanno l’identità femminile e di conseguenza non cambiano nel profondo il rapporto uomo-donna.
Alcune leggi sono state cambiate a favore delle donne, ma ripeto una ricerca, oltre la realtà materiale umana, oltre il pensiero ed il comportamento cosciente degli esseri umani, una ricerca sulla realtà mentale umana la Sinistra non l’ha fatta. E non mi dite che la negazione dell’esistenza della malattia mentale codificata da Basaglia e dai nuovi filosofi francesi Deleuze e Guattari è stato un contributo a questa conoscenza.
Per un sapere sul pensiero senza coscienza bisogna entrare in conflitto non solo con la religione, ma anche con il pensiero razionale che ha sempre demonizzato l’irrazionale fino a pensarlo come se non fosse realtà umana, non fosse pensiero. Eppure questo pensiero senza coscienza è attivo anche quando siamo e ci comportiamo secondo ragione.
La Sinistra ha esitato troppo nel dare spazio ad una ricerca, ad un pensiero nuovo sulla sessualità, sul rapporto uomo-donna. Né è pensiero nuovo la separatezza proposta dal femminismo, che fa perdere l’identità alle donne, né la libertà, la fantasia nello stereotipo del Sessantotto, della cosiddetta scoperta del desiderio e della libertà sessuale, in realtà senza desiderio e quindi negazione della libertà delle donne.
Se la donna per il pensiero razionale, per il pensiero religioso, fuori dall’identità sociale, dalla realtà materiale è vista come elemento disturbante di un ordine sociale organizzato secondo ragione e secondo “verità rivelate”, non può non essere pensata nel rapporto con l’uomo come essere da controllare, da dominare; ogni presa di distanza dalla ragione ha voluto sempre significare follia, distruzione.
Il pensiero razionale è valido e necessario per la realtà materiale, scoprire il pensiero senza coscienza – e sono due realtà che fanno l’essere umano - è quella strada per la conoscenza del bambino nel primo anno di vita, che non ha il linguaggio verbale, non conosce il significato dei suoni che sente, ha una visione indefinita della realtà che lo circonda, ma crea liberamente immagini che sono conoscenza, rapporto con la realtà umana.
La sessualità non è violenza, il rapporto con la donna per un uomo è realizzazione, dovrebbe essere realizzazione della propria identità senza annullare l’identità dell’altra perché vi sia una reciproca trasformazione e una reciproca realizzazione. Dovrebbe essere un rapporto tanto libero che il rinunciare a se stessi, alla propria intelligenza, al proprio ruolo sociale non si accompagni al timore di perdere la propria specifica identità umana.


La Sinistra non ha
fatto ricerca sulla sessualità,
sulla donna, sui
rapporti interumani
al di là del
comportamento cosciente

Alla cura della realtà
psichica ammalata
serve una teoria
coerente e una prassi
di rapporto che mira
al rifiuto di tutto ciò
che è negativo, non
veramente umano

(trascrizione di Sandra Mellone)

l'editoriale di Sansonetti, da "Liberazione" del 24.11.05citato al seminario del giovedì

Liberazione 24.11.05
Domanda scorretta

È peggio il terrorismo o la fame nel mondo?
l'editoriale di Piero Sansonetti

Tutti i giornali, ieri, riportavano in prima pagina, con grande risalto, la notizia che la Nestlè è sotto accusa per aver confezionato del latte per bambini in pacchi poco igenici. Sembra che l'inchiostro dell'etichetta abbia contaminato il prodotto, e forse questo prodotto è diventato tossico. Nessun giornale ieri (tranne il nostro e l'Unità) ha riportato in prima pagina la notizia relativa a un rapporto Fao che fissa in sei milioni il numero dei bambini morti negli ultimi dodici mesi per colpa della fame. Diversi giornali non hanno trattato questa notizia né in prima né in nessun'altra pagina.
Naturalmente la notizia sulla Nestlè era importante. E se esistesse un metro per distinguere le notizie "di destra" da quelle "di sinistra" (ma per fortuna questo metro non esiste...) sarebbe anche una notizia di sinistra. Perché ad essere nei guai è una delle multinazionali più potenti del mondo. E ben gli sta. Perciò io mi faccio questa semplicissima domanda: è più drammatico il rischio per alcune decine di migliaia di bambini occidentali di essere colpiti da dolori di stomaco, oppure è più importante la certezza, per sei milioni di bambini - in larghissima parte africani - di una morte atroce e dolorosa?
Questa domanda può essere liquidata come demagogica. Oppure si può contestare la tesi che è sottesa alla domanda - e cioè che il nostro giornale è fazioso, incompleto, censorio - usando i classici manuali del giornalismo, i quali spiegano come la più importante sia sempre quella più vicina (i nostri bambini più dei loro bambini...) e come la notizia più fresca prevalga sempre su quella meno nuova (che alcuni milioni di bambini muoiono di fame si sa da tempo, che la Nestlè ha impasticciato il latte per l'infanzia si poteva sospettare ma non c'erano riscontri).
Capisco le obiezioni ma non mi convincono. Se davvero tutti già sapevamo che ogni anno muoiono sei milioni di bambini, ogni mese ne muoiono 500mila, ogni giorno più di quindicimila, ogni ora quasi settecento, se sapevamo questo, e se sapevamo che il problema si potrebbe risolvere soltanto abbattendo le spese sostenute dalle famiglie occidentali per l'acquisto di prodotti cosmetici (un po' meno lacca per capelli, dopobarba, ombretto, balsamo, profumo...) come mai allora non passiamo molto del nostro tempo, non spendiamo la maggior parte del nostro impegno politico o intellettuale, non dedichiamo una porzione cospicua dei nostri discorsi quotidiani, a questo problema così terribile e gigantesco?
Per l'indifferenza, è la risposta usuale. Lo ha scritto molto bene anche ieri, sull'Unità, in un bellissimo articolo, il sindaco di Roma Walter Veltroni. Però io non sono sicuro che sia vero.
È del tutto evidente che oggi il problema della fame nel mondo (che riguarda un paio di miliardi di persone) è il problema dei problemi per chiunque si ponga l'obiettivo di costruire una politica internazionale. Solo che, al momento, il problema è risolto in questo modo: teniamoci la fame nel mondo. Non per indifferenza, non per distrazione o superficialità. Per il semplice motivo che la fame nel mondo è del tutto funzionale al mantenimento dello status quo, cioè di questa globalizzazione liberale che prevede che l'ottanta per cento delle ricchezze del pianeta siano espropriate e "blindate" in Occidente, messe a disposizione delle multinazionali e delle esigenze del mercato, consumate da una fetta molto piccola della popolazione mondiale. Questa globalizzazione - che è innaturale e provoca squilibri disastrosi nelle relazioni umane e nello sviluppo della civiltà - può resistere solo con due strumenti: la guerra (preventiva), e il mantenimento della povertà e della fame. La povertà e la fame - la fame nera - non sono solo risultati del governo del mondo: sono strumenti del liberalismo.
Permettetemi, di fronte a tutto questo, di fare una cosa politicamente scorretta: i conti. Voglio affrontare la politica con il più prosaico spirito da ragioniere. Quante vittime semina, in un anno, il terrorismo - cioè quello che è considerato dall'opinione pubblica americana, italiana, europea, eccetera - la questione fondamentale del nostro tempo? Forse tre o quattromila, forse un po' meno, forse qualcuna in più. Diciamo anche 10 mila vittime. Da freddi ragionieri ci si chiede: cosa sono 10 mila vittime di fronte a quei sei milioni di bambini? Poco, niente. Lasciateci, per una volta, essere cinici. Non c'è un'altra strada, forse, che il cinismo: finché l'Occidente non rinuncerà alla strage dei bambini e dei poveri, è quasi impossibile appassionarsi alla questione del terrorismo.

una lettera di Giulia Ingrao16 novembre 2005

una lettera di Giulia Ingrao su Liberazione
in risposta alla lettera di Daniele De Perto, pubblicata da "Liberazione" in data 16 novembre us, citata al seminario di mercoledi scorso e già pubblicata in questo blog

Liberazione 19.11.05, p. 12
Aborto
Embrione e feto, non persone
di Giulia Ingrao

Caro direttore, leggo su "Liberazione" (16 novembre 2005) la lettera polemica di Daniele De Perto sulle affermazioni fatte dalla giornalista Barbara Palombelli durante una trasmissione di "Porta a Porta" (lunedì 14 novembre 2005) sulle cause che spingono le madri ad uccidere i figli Palombelli considera l'aborto una violenza delle madri sui propri figli fin dall'utero. Siamo più chiari, l'aborto sarebbe l'assassinio del proprio figlio da parte della madre; diciamo ancora meglio, perché sia un assassinio ci deve essere una vita umana con diritti sanciti e difesi dalla legge, ossia un individuo umano, una persona. Ritorniamo ad un problema su cui si è pure detto molto al tempo del referendum sulla legge 40. C'è una teoria scientifica ben precisa su questo argomento e ci sono testi che la espongono e la spiegano. Il feto fino alla 24° settimana non ha possibilità di vita. Accade poi una trasformazione biologica importante che permetterebbe al feto di sopravvivere, qualora nascesse, ma con gravi difficoltà. Questa possibilità è legata alla formazione della retina. Dal settimo mese in poi la possibilità di vita comincia ad essere una realtà concreta di sopravvivenza autonoma. La vita umana comincia però con la nascita, quando cioè si forma la realtà mentale, si passa quindi da una realtà puramente biologica, in continua trasformazione, ad una realtà umana che fonde il biologico e lo psichico. Quindi, prima della nascita, con l'aborto, non si uccide nessuno, l'embrione e il feto non sono persone.

Giulia Ingrao Roma

DA MAWIVIDEO

È online sul sito www.mawivideo.it
la registrazione della sessione pomeridiana del convegno

"Rapporto Uomo Donna"

tenutosi presso l'Università di Foggia sabato 19 novembre scorso

Per motivi tecnici la registrazione è divisa in 3 parti consecutive. Buona visione, Mawivideo

clicca qui
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il manifesto del Convegno di Foggia
- del quale nel sito dell'Università già segnalato
era possibile vedere solo la parte superiore -
è stato già inviato a tutti gli indirizzi delle liste di corrispondenza di Annalina Ferrante
e di Tonino Scrimenti
e può essere anche ricevuto da chi non ne facesse parte
chiedendolo con una e.mail a "segnalazioni"
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articoli di venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre 2005

per leggere gli articoli clicca sui titoli


Repubblica 25.11.05
Esce "La casa di Psiche", un saggio di Umberto Galimberti
Il filosofo e la sofferenza
Si tratta di terapia? Queste nuove pratiche richiedono uno slancio nuovo del pensiero I pensatori scendono in campo in nome di antiche vocazioni garantite dal nome di Socrate - Non ci si può più appigliare alla ciambella del vecchio umanismo - Dobbiamo prendere atto del nostro analfabetismo in materia di "anima"
Pier Aldo Rovatti


Corriere della Sera, 26.11.05
Il monito del Pontefice all’inaugurazione dell’anno accademico. «Correnti della filosofia moderna riducono la conoscenza a ciò che è dimostrabile»
Il Papa: «La scienza deve aprirsi a Dio»
Ratzinger all’Università cattolica: «Coniugare fede e ragione»
Luigi Accattoli


due articoli segnalati da Anna Rita Fidenti:

Repubblica 26.11.05
Il caso
Disaccordo sul Partito democratico
Roma, dirigenti Ds verso Rifondazione


Repubblica 26.11.05
Si è aperto un dibattito dopo il "Libro nero"
Chi accusa la psicoanalisi
gli psichiatri francesi sono circa tredicimila
Il famoso caso di M.lle Anna O. nel 1882
Massimo Ammaniti


papisti all'attacco /1

L'Unita 27.11.05
Chiesa e Stato
Il cardinale Camillo Ruini all'attacco
di Maria Zegarelli


papisti all'attacco /2
La Stampa 27.11.05
Fede e politica
Incontinenza religiosa
Barbara Spinelli


violenza sulle donne
Il Mattino 26.11.05
L’incontro
Devi, dall’India storie di violenze al femminile
Donatella Trotta


Bertinotti /1
Agi.it 27.11.05
Sofri: Bertinotti, subito la grazia


Bertinotti /2
Apcom 27.11.05
Movimenti
Negri: Bertinotti si autoproclama leader. Ridicolo
"I partiti devono essere strumenti del movimento"


Bertinotti /3
Apcom 27.11.05
Laicità
Bertinotti al partito: evitare l'anticlericalismo
"Non siamo partito della modernizzazione, ma della liberazione"


Bertinotti /4
Apcom 27.11.05
Prc
Il Cpn approva il documento di Bertinotti sulla sinistra in Italia


Bertinotti /5
Agi 26.11.05
Bertinotti: via la falce e martello? Non ci penso

articoli di lunedì 28 novembre 2005e alcuni di giorni precedenti

per leggere gli articoli clicca sui titoli

sinistra
Corriere della Sera 28.11.05
Valentino Parlato
«Da Armando mi aspetto poco E Bertinotti fa solo l’aggiustatore»
Lorenzo Salvia


papisti
Corriere della Sera 28.11.05
Psicologi e preghiere, la clinica per preti pedofili
Brasile, nel centro aperto in segreto da italiani. «Curiamo i fratelli, senza scandali»
Rocco Cotroneo


violenza sulle donne
Le Scienze 26.11.05
La violenza domestica sulle donne
Pubblicato uno studio dell'OMS condotto a livello globale


aborto
L’Espresso, n.44, 2005
Aborto anno nero
Chiara Valentini


aborto
L’Espresso, n.44, 2005
La Toscana apre le porte alla RU486.
Pillola abortiva per chiunque la richieda. L’assessore al diritto alla Salute della Toscana, Enrico Rossi, spiega come riuscirci.


aborto
l’Unità, 20.11.2005
Aborto, contro la solitudine non servono i "missionari"
Luigi Manconi, Andrea Boraschi


aborto
Corriere della Sera 28.11.05
Legge 194
Aborto, interviene Pera: la civiltà tutela la vita non autorizza la morte

sabato 26 novembre 2005

Marco Bellocchiola recensione del "New York Times" di «Buongiorno, notte»

dal New York Times
MOVIE REVIEW
'GOOD MORNING, NIGHT'
MORE ON 'GOOD MORNING, NIGHT'
Faking the Family Life, With a Kidnapping Victim Behind the Bookshelf
By A. O. SCOTT
Published: November 11, 2005

"Good Morning, Night" was shown as part of the New York Film Festival in 2003. Following are excerpts from A. O. Scott's review, which appeared in The New York Times on Oct. 10, 2003. The unrated film, in Italian with English subtitles, opens today in Manhattan at the Cinema Village, 22 East 12th Street, Greenwich Village.

In his early films, like "Fists in the Pocket" (1965), "China Is Near" (1967) and "In the Name of the Father" (1971), Marco Bellocchio emerged as perhaps the most incisive and passionate cinematic witness to the social, political and spiritual upheavals that convulsed Italy in the 1960's and 70's.
His most recent movies, "My Mother's Smile" and "Good Morning, Night," struggle to make sense of the painful and ambiguous legacy of those years. The hero of "My Mother's Smile" was a left-wing, secular intellectual whose youthful faith in human progress withered into cynicism and solipsism after the future he had once believed in failed to materialize.
"Good Morning, Night" reimagines the notorious kidnapping and murder of Aldo Moro, the former prime minister, by the Red Brigades in 1978, one of the ugliest and most senseless episodes in modern Italian political history and in the annals of the Western European left.
Moro was the leader of the center-right Christian Democrats and one of the architects of a power-sharing arrangement with the Italian Communist Party, a historic compromise intended to bring a measure of normalcy to the nation's fractious and chaotic political order. His kidnappers, self-proclaimed proletarian revolutionaries for whom any form of compromise (or of normalcy) was anathema, imagined that their action would incite a full-scale uprising against the state and its institutions. ("Why aren't they rebelling?" one of the brigatisti wonders, honestly perplexed, when the television shows crowds filling the streets to demand Moro's release.)
Mr. Bellocchio replays this large-scale ideological melodrama as a quiet domestic tragedy. Most of the action takes place in a spacious ground-floor apartment in Rome where four supposed champions of the radical working class erect a screen of bourgeois domesticity to camouflage their crime. Chiara (Maya Sansa), the only woman in the group, keeps a wedding ring in a box near the front door. She puts it on when the bell rings, or when she goes out to her office job. On the day of the kidnapping, she is reluctantly caring for a neighbor's baby when her pretend husband (Giovanni Calcagno) and their two clandestine roommates arrive dragging a huge wooden crate containing the politician (Roberto Herlitzka). The scene has an almost comical matter-of-factness: the oblivious infant gurgles on the couch while the terrorists try to angle the unwieldy box into the cell they have built behind a bookshelf.
What follows is like a surreal parody of family life in which the young radicals, who keep an impressively orderly house, seem to view the old man in the next room as an inconvenient, doted-on older relative rather than as their prisoner. They address him, without sarcasm, as Presidente, and their leader (Luigi Lo Cascio) patiently argues with him about history, theology and the finer points of Marxist theory. The calm, dispassionate tones of their discussion make its brutal upshot - a death sentence issued in the name of proletarian justice - all the more disturbing.
Moro's quiet, grandfatherly demeanor eventually pierces Chiara's steely resolve, even though they never speak face to face, and "Good Morning, Night" is largely concerned with her crisis of confidence.
At night her dreams flicker with black-and-white newsreel images of past revolutionary glory, and she falls asleep reading the letters of left-wing partisans executed by the Fascists during World War II. Inevitably she begins to identify Moro's plight with theirs, a confusion driven home when she attends a family wedding where her older relatives, their faces as kindly and wrinkled as his, burst into a rousing anti-Fascist marching song. This scene suggests that Chiara's extremism, and that of her peers, may be rooted in admiration for, and envy of, the older generation, which was fortunate enough to have a clear enemy and a noble cause.
The contrast between generations could not be more damning: the veterans are full of life and robust feeling, which their would-be heirs have reduced to desiccated theory and murderous abstraction. The brigade members are willing - indeed eager - to sacrifice not only the lives of their supposed oppressors, but their own humanity as well.
Ms. Sansa is an actress of exquisite sensitivity: her wide brown eyes and childlike mouth always seeming to tremble on the verge of laughter or tears, but Mr. Bellocchio does not delve too deeply into her psychology. He approaches his characters with sympathy but also with skeptical detachment. At times "Good Morning, Night" feels as claustrophobic as the apartment itself, and you may feel that the director is handling his volatile material with a bit too much delicacy. But the movie's atmosphere is a curious mixture of obliqueness and intensity. The understatement of the acting and the muted rhythms of the story are offset by bursts of lustrous color (the director of photography is Pasquale Mari) and blasts of lush, sometimes jarring music (much of it composed by Riccardo Giagni).
Like fanatics of every creed and hue, Chiara and her accomplices have pledged themselves to the eradication of subjective feeling, and the film's sudden eruptions of passion, which are visual and aural rather than dramatic, represent the return of everything they have repressed in their mad, destructive crusade for absolute liberation.

altri articoli di venerdì 25 novembre 2005

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AprileOnline, 25.11.05
Pier Ferdinando alla ricerca della Verità perduta
Zoom. Toccherà a Casini, ''esempio di forte coscienza cristiana'', traghettare la Chiesa nella politica italiana. Qualche riflessione
Angelo Notarnicola


La Stampa, 25.11.05
Donne italiane, specie non protetta
di Stefania Miretti


AprileOnline, 25.11.05
Il Riformista - 23 novembre 2005
Ipse dixit
I consultori secondo Tonini
Pieffe


Le Scienze, 22.11.2005
Il gene della paura
I topi privati di statmina si comportano in modo eccessivamente audace


AprileOnline, 25.11.05
Berlinguer: ''La 194 ha dato i suoi frutti. La proposta dell'Udc è furba e demagogica''
Interventi. L'eurodeputato Ds: ''Per una commissione d'inchiesta non ci sono i tempi necessari. Si pensa molto più alle elezioni che ha risolvere i problemi''
Alice Frei


AprileOnline, 25.11.05
Lettere al direttore
Su Livia Turco, aborti consultori et similia
Marialaura Galante, Unione Comunale


Liberazione, 25.11.05
A colloquio con Rosaria Canciano, avvocata, del movimento delle donne di Milano. «Il problema è la consapevolezza della propria volontà. Quando la mettiamo nel piatto gli uomini vanno in bestia»
Violenza contro le donne: «Gli strumenti ci sono, manca la volontà»
di Laura Eduati


Liberazione, 25.11.05
Studio dell’Oms in dieci paesi
Colpita almeno una donna su tre


Liberazione, 25.11.05
Uno sguardo sul “prima”, quando le aggredite non sono ancora morte
Ciò che conta è riuscire a portare le donne lontano da quell’onda e da lontano guardare il mare
di Marisa Guarneri


Liberazione, 25.11.05
La sopraffazione che torna a insinuarsi nelle pieghe delle vite femminili ha mille facce
I centri antiviolenza, un oblò sul lato oscuro delle nostre società
di Emanuela Moroli


Liberazione, 25.11.05
La “riforma” del Forum famiglie e del Movimento per la vita. Pressioni sulla linea di Storace ed oltre. Non bastano i volontari pro-life, chiedono di convertire le strutture pubbliche Il consultorio ti bussa alla porta: «Ci hanno detto che vuoi abortire»
di Fulvio Fania

venerdì 25 novembre 2005

articoli di venerdì 25 novembre 2005

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cominciassero ad avere paura...?
Corriere della Sera 25.11.05
«Fisichella inopportuno su Casini Così si legittima l’anticlericalismo»
«Il centro cattolico? Per carità, l’unità è sui valori, evitiamo di ripetere un errore già vissuto»
Gian Guido Vecchi


cominciassero...?
Corriere della Sera 25.11.05
Cei e partiti, la difficoltà di trovare la misura giusta
Si parla di imbarazzo di Ruini dopo i complimenti di mons. Fisichella a Casini
Massimo Franco


scienza e stregoneria
ricevuto da Barbara De Luca
Repubblica 25.11.05
L'appello del Papa agli studenti dell'Università Cattolica. "Proseguire nell'impegno per superare in modo naturale l'infertilità umana"
"Tenere insieme fede e scienza
un'avventura entusiasmante"


postdemocristiani /1
Corriere della Sera 25.11.05
Finanziamenti, in rivolta i «cespugli» del centrosinistra
Programma della lista unitaria
Rispunta l’asse Fassino-Rutelli
Intesa su liberalizzazioni e soggetto unitario
R. Zuc.


postdemocristiani /2
Corriere della Sera 25.11.05
Partito democratico, arriva il tandem di Francesco e Walter


scuola e papisti
Corriere della Sera 24.11.05
Istituti secondari
Decreto sull’ora di religione La Cgil diffida il governo


cocaina eccetera
Corriere della Sera 25.11.05
Il rapporto europeo: allarme tra i giovani
Consumo di spinelli e cocaina L’Italia ha superato l’Olanda
Alessandra Arachi


fame nel mondo
Corriere della Sera 25.11.05
Geldof: «Italia ultima negli aiuti all’Africa»
Roma, l’organizzatore di Live 8 davanti ai premi Nobel. Il governo: il G7 ci ha affidato il dossier povertà
Andrea Garibaldi


Bertinotti /1
Apcom 25.11.05
Quirinale
Bertinotti: sul Colle un pacifista
Prc: "il desiderio di D'Alema è logico, anche se non piace a Prodi e Ds"


Bertinotti /2
l'Unità 25.11.05
Fassino- Bertinotti:
su Israele la sinistra ha due anime


Bertinotti /3
Adnkronos 25.11.05
Medio Oriente
Bertinotti: l'Europa non ha una soggettività politica propria


Bertinotti /4
Agi 24.11.05
Stato-Chiesa
Bertinotti: mai stato anticlericale


i cassaniani
il manifesto 25.11.05
TOPAMAX
Condannata psichiatra
t.t.


Crepet il pettinato
Aprileonline.info
Lo psichiatra diventa un gadget


depressione e delfini
Adnkronos 25.11.05
Dopo il 'trial' alcuni volontari hanno persino interrotto l'assunzione di antidepressivi
'Delfino-terapia' contro la depressione
Studio dell'Università di Leicester: nuotare con questi mammiferi produce effetti benefici per le emozioni che suscitano negli esseri umani


mamma
Il Gazzettino 25.11.05
Il folle omicida chiede della madre


varesenews.it 25.11.05
Varese - Al De Filippi un incontro per affrontare il delicato tema del suicidio
Allarme suicidi, il Centro Gulliver si mobilita


Yahoo!salute 25.11.05
Violenza domestica sulle donne, come un'epidemia
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore


tempomedico.it 25.11.05
Diagnosi di depressione semplificata
Tre sole domande per discriminare i pazienti a rischio
di Monica Oldani - Tempo Medico n. 802


vita.it 25.11.05
Legge Basaglia: al via un'indagine conoscitiva sulla sua attuazione
Proposta dalla Commissione Sanità, attende il via libero di Palazzo Madama


Repubblica Salute 24.11.05
segnalato da Franco Pantalei
Storace, un ministro tenace
di Guglielmo Pepe

una lettera su "Liberazione" di martedì

una segnalazione di Livia Profeti:

Liberazione 22.11.05
Lettere, pag.12
Televisione
Cara Ritanna, resisti

Caro direttore, vorrei fare alcune osservazioni prendendo spunto dal programma "Ottoemezzo" trasmesso venerdì scorso su La7, condotto da Ritanna Armeni e Giuliano Ferrara, ospiti l'on. Boselli, l'on. Castagnetti e il prof. Cardia, tema: la revisione del Concordato. Ferrara dapprima ricordava le esecrabili cannonate risorgimentali in seguito alle quali la povera Chiesa cattolica "perse tutto". Successivamente, il presentatore bacchettava la Armeni, tentando di smentirla quando la giornalista riportava alcune parole del papa riguardanti "il dominio divino della sfera pubblica". Poi Ferrara recitava con cinismo e insopportabile superficialità, nonché con vanto, una sorta di disgustosa barzelletta di una comica americana, apparsa sul "Foglio" che con sprezzante ironia mette bene in luce l'idea che Ferrara ha delle donne. Ancora dimostrava una totale ignoranza affermando che «il Concordato è contenuto nella Costituzione»
L'imbarazzatissimo pro. Cardia, docente di diritto ecclesiastico, si trovava costretto a correggerlo, perché il noto art. 7 della Costituzione, fa riferimento al "principio concordatario", non contiene certo il Concordato. Infine Ferrara, con inquietante candore, sosteneva che «il diritto ha tutta un'origine religiosa: il divieto di uccidere il piccolo Samuele nasce, in termini di diritto, da un'istanza religiosa, da un comandamento». Il prof. Cardia, simulando lo stesso inquietante candore di Ferrara, sosteneva poi che il Concordato sarebbe "quasi identico" nel suo contenuto alle varie Intese che lo Stato italiano ha stipulato nel corso degli anni con le altre confessioni religiose. Quel "quasi identico" lascerebbe pensare che il testo del Concordato sarebbe stato praticamente fotocopiato nelle sei Intese, salvo qualche virgola o aggettivo successivamente corretti. Si tratta di una plateale menzogna: il Concordato infatti fa parte di un trattato internazionale, i Patti Lateranensi, stipulato tra governo fascista e Santa Sede nel 1929. Anche le Intese sono trattati internazionali? Anch'esse prevedono le condizioni di privilegio di cui la Chiesa beneficia? Abili giochi di parole! Spero che Ritanna Armeni, la cui sensibilità e umanità abbiamo avuto modo di cogliere sul vostro giornale, resista.

Paola, da Roma

CITATI AL LUNEDÌ

In ordine di uscita. Per leggere gli articoli qui sotto indicati solo con i loro titoli: cliccaci sopra

l'Unità 21.11.05
Il volo breve di Michelstaedter
di Folco Portinari


Liberazione 20.11.05
Prosegue la riflessione maschile iniziata su "Liberazione" Perché gli uomini uccidono le donne?
Lo so perché non l'ho ancora fatto
Pino Ferraro


Corriere della Sera 19.11.05
Sansonetti
«Bertinotti concede troppo alla Chiesa»


Liberazione 18.11.05
Le ragioni
di Bertinotti (ma anche una critica)
Concordato e 8 per mille
Piero Sansonetti


Apcom 18.11.05
ROSA NEL PUGNO
BERTINOTTI: RECIPROCI CURIOSITA' E RISPETTO
Una forza radica-socialista interessante per l'Italia


RaiDue 17.11.05
"Confronti"
trasmissione TV con Fausto Bertinotti e Sergio Romano
la trasmissione è ancora visibile cliccando sul seguente indirizzo:
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/list_content.srv?id=811

(una segnalazione di Teresa Colombo)

Corriere della Sera - 17.11.05
Bertinotti: «Concordato e 8 per mille non vanno cambiati»
Intervista di Paolo Conti


TV&TV 11.10.2005
http://tvetv.blog.excite.it/archive/month/200510
Quando appare la siglata luna di Sottovoce, Massimo Fagioli polverizza l'inutile dottoressa Laurelli e il... fotografo Nanni Moretti!

Simpaticissimo, affascinante, dirompente -consulente "clamoroso" di set cinematografici di spessore- sguscia con smagliante e personalissimo sorriso e grande gestualità della mobilissima mano destra, occhi pungenti espressivi tra la solita rete marzulliana predisposta però a maglie larghe...

Nell'edizione appena vista -non escludo possano esservene di successive o precedenti, con ritocchi al montaggio, aggiustamenti o marzulliani furbi rifacimenti- sono state esibite, come spesso accade, insignificanti, scarse e brutte foto dell'album personale dello psichiatra. Ma... che ne sappiamo? potrebbe averne portate molte,e qualcuna anche significativa e bella... Una l'abbiamo intravista e abbiamo imprecato contro la fretta e superficialità marzulliane: era una foto del set de La condanna di Marco Bellocchio, film profondo, di notevole valore, che meriterebbe molti approfondimenti...
Massimo Fagioli ha abolito da trent'anni le analisi individuali ("L'analisi individuale è una truffa!"). Fa soltanto analisi collettive... "Non si guarisce con l'analisi individuale".
(gipo, Milano)

NOTE.- 1.-Bisogna aggiungere, a onor del vero, che il confronto tra cotanto personaggio e la quasi inerme dott. Laurelli era impari... Marzullo ha anche tentato di "avvertire" la sua collaboratrice del rischioso cliente che le toccava in sorte l'altra notte: Che notte, quella notte! E che botte,e che ossa rotte! Ne fece Fagioli di crude e di cotte! Insomma, fu persino simpatico nel segnalarle il pericolo.Ma Fagioli aprì subito il fuoco sull'attività interpretativa della Malcapitata. Quell'interpretazione non serviva a nulla,era irrilevante dal punto di vista scientifico e inservibile a livello terapeutico. La Laurelli capì che non era il caso di aprire un contenzioso a livello di dottrina. Fece un rapido,disperato volteggio dottrinario per difendere un minimo l'onorabilità del suo sapere specialistico, dopo di che spostò con una certa abilità il discorso sul piano "mass-mediatico". L'osservazione aveva un certo fondamento. Affermò grosso modo -la Laurelli- che prima del suo Avvento le masse erano abituate a considerare i Sogni soltanto materia, oggetto della classica Smorfia, manuale per il Gioco del Lotto. Il suo lavoro invece aveva,per così dire, introdotto una certa vulgata analisi simbolica... Fagioli non accettò minimamente questo "riduzionismo laurelliano" servito alle masse nel binario oscuro, morto e obbligato del Marzullo. I Sogni richiedono Ben Altro.I ferri del mestiere sono in mano a Massimo Fagioli, dentro gli acconci spazi scientifici, reali e metaforici, esposti ai venti,ai tormenti e ai serpenti [Il corsivo è mio (N.d.R.)]. Ovviamente non se ne parlava nemmeno di fornire alla Laurelli uno straccetto di sogno, un sognino diciamo, un bisognino un quasi-sogno da dormi-veglia. Non rimaneva che raccogliere i cocci. Del resto a Nanni Moretti era andata persino peggio... (gipo)


1.- Massimo Fagioli, psichiatra, in Google. 2.- mawivideo. 3.- Il coraggio delle immagini. 4.- Massimo Fagioli e Il diavolo in corpo, in Google. 5.- Marco Bellocchio. Cfr. Religione, politica e psichiatria. 6.- Massimo Fagioli a Sottovoce, in Google. 6.1.- Massimo Fagioli in Tv,in Google. 7.- Cfr.Il sogno della farfalla. 8.- G.Marzullo, prima maniera. 8.2.- G.Marzullo,varie "ed" eventuali...
by remohomer @ 16:44 [category:: Analisi collettiva, analisi di gruppo]

giovedì 24 novembre 2005

articoli di martedì 22 e di mercoledì 23 novembre 2005

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Oriente
Le Monde diplomatique

Una movimentata storia sino-indiana
M.B.


Oriente
Le Monde diplomatique
Una Diplomazia asimmetrica
La Cina scompagina l'ordine mondiale
Martine Bulard


postdemocristiani: si salvi chi può
Corriere della Sera 23.11.05

«Non ci cancellerete». Nei Ds nasce il club socialista


Vaticano
Corriere della Sera 23.11.05

L’agenzia «Adista» anticipa il documento sui seminari che sarà reso pubblico il 29. «Escluso anche chi sostiene la cultura omosessuale»
«I gay non possono diventare preti» Ecco le regole del Vaticano
L’accoglienza: tali persone devono essere accolte con rispetto e delicatezza
Luigi Accattoli


Capezzone
Apcom 23.11.05

Capezzone:

su divieto ai preti gay, un atto di violenza ideologica
E' atto anticristiano, crudele e senza carità

Bertinotti
Apcom 23.11.05
Aborto
Bertinotti: difendo la 194 ma non attacco la Chiesa
"Non si può essere anticlericali ogni giorno"


Aborto e preti
La Stampa 23.11.05

La Curia: «il modo giusto per arrivare alla piena applicazione della 194»
Cattolici nei consultori: i volontari si mobilitano
Patto tra associazioni con il placet di Vaticano e Cei
Giacomo Galeazzi


Aborto e preti /2
Apcom 23.11.05
Ru486
"Famiglia cristiana": pillola inventata per dare la morte
"Contro l'aborto chimico necessaria una solidarietà concreta"


Bertinotti su Israele
Corriere della Sera 23.11.05
Bertinotti: «Sì, è coraggioso ma unilaterale»
Il segretario di Rifondazione critica la sinistra riformista. «Però ora Israele è un Paese normale»
Gianna Fregonara


«Libération»
Corriere della Sera 23.11.05
Da due giorni il quotidiano parigino è in sciopero: contestato lo storico direttore
Conflitto generazionale a «Libération»


Inquisizione cattolica
La Stampa 23.11.05

I processi della caccia alle streghe


"coccole"?
Corriere della Sera 22.11.05
Lo proverebbe la concentrazione di alcuni ormoni ipofisari
Il cervello ha bisogno di coccole
Uno studio americano ribadisce l'importanza delle «coccole» per un buono sviluppo cerebrale dei piccoli. Fondamentali i primi anni


Tv
Corriere della Sera 22.11.05
Anche i comportamenti sociali e le relazioni interesonali sono condizionate
Adolescenti sempre più videodipendenti
Raddoppiata in cinque anni la quota di teenager che passa più di tre ore al giorno davanti al video. Obesità la prima consuguenze


Aids: gli uomini contagiano le donne inconsapevoli
Corriere della Sera 22.11.05

La percezione della «curabilità» tra le cause della recrudescenza
Aids: sempre più infezioni tra eterosessuali
Presentato a Roma il rapporto delle Nazioni Unite sulla malattia provocata dal virus Hiv. Riprende il contagio in Europa


Corriere della Sera 23.11.05
A dieta (e senza ansia) con l’ipnosi La terapia di Freud cambia volto
Usa, nuova vita per la pratica nata negli anni Cinquanta
Fotografato il cervello per dimostrare come può funzionare
Adriana Bazzi


Adnkronos 23.11.05
Salute:
Disturbi ossessivo-compulsivi per due persone su cento


il manifesto 23.11.05
Immagini dal fronte della follia
Al Palazzo Magnani di Reggio Emilia, cinquecento scatti per documentare l'incontro tra psichiatria e fotografia, dai primi del secolo scorso ai nostri giorni
Ir. Al.


il manifesto 23.11.05
Obiettivo puntato sul manicomio
Irene Alison


il manifesto 22.11.03
Una collezione di grandi scatti


Il manifesto 22.11.05
Un filosofo tra Spinoza e Marx


il manifesto 22.11.03
Stato e moltitudine
Il convegno di Bologna su Baruch Spinoza


il manifesto 22.11.05
Alle frontiere dell'apartheid
Cittadini negati
Un'intervista con il filosofo Etienne Balibar
Roberto Ciccarelli


Corriere della Sera 23.11.05
La madre di Cogne rifiuta la perizia: meglio in galera da innocente. Ma la Corte andrà avanti comunque
La Franzoni: Samuele c’è, penso di avere tre figli
Cristina Marrone


ricevuto da Paola Botta
Corriere della Sera 22.11.05
L'operazione è partita da una denuncia del Telefono Arcobaleno
Pedofili via web, perquisito istituto religioso


La Stampa, 22.11.05
Più rispetto per le donne
di Chiara Saraceno

articoli di giovedì 24 novembre 2005

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iperattività papista /1
ricevuto da Paola Botta
Corriere della Sera 24.11.05

Su «Le Monde»
«Ruini - Don Camillo, eminenza grigia»


iperattività papista /2
Corriere della Sera 24.11.05
Il Capo dei vescovi
Ruini: l’etica privata? Ognuno agisce come crede


iperattività papista /3
La Stampa 24 Novembre 2005

Diplomazia al lavoro sul viaggio del papa
Bush fa leva sui cattolici per indebolire il «nemico»
Maurizio Molinari, da New York


crimini cattolici
il manifesto 24.11.05
I forzati al battesimo
Storie negate In un libro la conversione forzata degli ebrei da parte della chiesa cattolica
Grazia Pagnotta


Bertinotti...? /1
Il Messaggero 24.11.05
Bertinotti: D’Alema al Quirinale? Candidabile


Bertinotti...? /2
Corriere della Sera 24.11.05
Il leader prc
Bertinotti: al Colle candidabile D’Alema E io alla Camera


Bertinotti /3
l'Unità 24 Novembre 2005
Il libro
Ne «Il ragazzo con la maglietta a strisce» il segretario di Rc racconta il suo privato. E la difficoltà di rispondere alla domanda: cosa vuol dire essere comunisti oggi?
I ricordi di Fausto Bertinotti: dal cavallo a dondolo all’Avanti come abbecedario
Simone Collini


Bertinotti /4
emilianet.it 24.11.05
In libreria "Il ragazzo con la maglietta a striscie"
Fausto Bertinotti parla della sua vita in una conversazione con la regista Wilma Labate


Bertinotti...? /5
Il Giornale 24.11.05
Rifondazione all’Unione: «Basta attaccare sempre la Chiesa»
Emanuela Fontana


postdemocristiani
La Stampa 24.11.05
Sono iniziate nella Quercia le grandi manovre per la segreteria
Il debole, il giovane, il forte: tre ipotesi per il dopo-Fassino
Se l’Unione vincesse il leader dovrà scegliere


De Felice...?
l'Unità 24 Novembre 2005

De Felice di destra? No, marxista e antifascista
di Pasquale Chessa


marxismo?
il manifesto 24.11.05

Convegni
Nuovi percorsi fra i marxismi italiani
Il pensiero di Marx nel nostro paese in una giornata di studi a Bergamo
Tommaso Redolfi Riva


anoressia
il manifesto 24.11.05
Nemiche del cibo affamate di identità
Alberto Luchetti


La Repubblica Salute 24.11.05
Freud, cocaina, anoressia, depressione...


Repubblica Salute 24.11.05
Psicoterapia di qualità
Ordine dei Medici e degli Psicologi concordi sulla formazione e sui diritti degli utenti
di Maurizio Mottola


Rodotà
Repubblica 21.11.05

Se l'embrione è più importante di una donna
Stefano Rodotà