martedì 28 settembre 2004

creatività...

Repubblica edizione di Firenze 28.9.04

Oggi e domani convegno al Palacongressi con esperti da tutto il mondo

I mille volti della creatività



Le mille frontiere della creatività. Non solo nell´arte, ma anche nella politica, nella fisica, nell´architettura, nel linguaggio. Dai brevetti al nuovo stile di vita, passando attraverso la letteratura, la moda, il cinema. Se ne parlerà oggi e domani a Firenze nel convegno «Nuovo e utile» che al Palacongressi vedrà riuniti psicologi, architetti, filosofi, etologi, sociologi provenienti da tutto il mondo per indagare i tanti campi in cui si esprime il creare, penetrando nei suoi aspetti economici, culturali e sociali. Un convegno per indagare, ma anche risvegliare. «Quello del declino intellettuale è un grande problema per l´Italia, legato alla scarsità di risorse che vengono impiegate nel campo dell´innovazione e della ricerca. Anche per questo crediamo molto al contributo che da studiosi ed esperti potrà emergere da questo convegno sulla creatività» dice Claudio Martini presidente della Regione Toscana che organizza il convegno insieme al Comune di Firenze e Firenze Fiera, con la direzione scientifica di Annamaria Testa e il sostegno di Gazzoni Ecologia. Le due giornate di studi vedranno la partecipazione di esperti dei più svariati settori provenienti da tutto il mondo, che interverranno per raccontare la creatività nei suoi meccanismi cognitivi e sotto gli aspetti economici, culturali e sociali. Tra i relatori, il filosofo Remo Bodei, il linguista Tullio De Mauro, la giornalista scientifica Sylvie Coyaud, il semiologo Ugo Volli. Al convegno verrà anche presentata la ricerca «La creatività e gli italiani», condotta da Eurisko per cercare di capire che cosa intendono gli italiani per creatività; quando e dove la creatività serve di più; i miti e i modelli creativi; se l´Italia è creativa. Su questo ultimo punto, in particolare, gli italiani danno giudizi contrastanti: l´Italia ai loro occhi è il paese della creatività nei settori dell´arte applicata (moda, cucina), mentre appare per niente creativa nei settori determinanti per lo sviluppo del paese (economia, finanza, ricerca scientifica).