giovedì 30 giugno 2005

Marco Bellocchio a Pesaro

il manifesto 30.6.05
LE MANI DI BELLOCCHIO

Marco Bellocchio, cui è dedicato l'evento speciale della mostra, lascerà oggi (18,30, cortile di Palazzo Gradari) l'impronta delle sue mani sulla piastrella di ceramica creata dall'atelier Franco Bucci. La citazione esplicita è il Walk of fame hollywoodiano, nel progetto di eventi in omaggio agli artisti ospiti del Festival. A Bellocchio è dedicata anche la mostra (Galleria Franca Mancini): bozzetti di preparazione dei film, tra cui anche disegni inediti del suo ultimo (ancora in fase di lavorazione) Il registra di matrimoni. Sabato tavola rotonda sull'immagine «bellocchiana» (Cinema Astra) e a chiudere la retrospettiva la proiezione della Balia . Venerdì sarà a Pesaro anche Barbora Bobulova, già interprete per Bellocchio de Il principe di Homburg, ad accompagnare il corto Spendo i soldi che non ho di Daniela Ceselli.

Marco Bellocchio è stato il protagonista diuna lunga intervista trasmessa questa sera dalle 19 a Hollywood Party, una trasmissione di Rai Radio Tre il cui archivio sonoro dovrebbe essere rintracciabile sul sito dell'emittente:
http://www.radio.rai.it/radio3/

L'Unità 30 Giugno 2005
Delitto Pasolini, un documentario
rimasto «inedito» per trent’anni
«Il silenzio è complicità» girato nel ’76 da registi come Bellocchio, Bolognini, Monicelli
di Francesca De Sanctis

«IL SILENZIO È COMPLICITÀ», questo il titolo del filmato proiettato ieri sera alla Festa dell’Unità agli ex mercati generali (Ostiense). Un filmato in-
chiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini in cui le voci di quindici registi italiani indagano sul movente di quell’atroce delitto e denunciano la voglia di archiviazione dell’omicidio. «Il film era stato proiettato solo una volta, nel settembre del 1976, durante un festival della Fgci» ricorda Gianni Borgna, allora dirigente della Fgci romana e oggi assessore capitolino alla cultura. Ieri sera è intervenuto al dibattito «Ricordando Pasolini» assieme a Goffredo Bettini e a Mario Martone prima che il film venisse proiettato davanti al pubblico della Festa dell’Unità.
In quaranta minuti la pellicola racconta una verità che va cercata nel contesto di quegli anni, gli anni della strage di piazza Fontana, di Brescia, dell’Italicus... Tra i registi che hanno girato quel filmato ci sono Marco Bellocchio, Giuseppe Bertolucci, Mauro Bolognini, Laura Betti, Dario Bellezza, Franco Brusati, Sergio Citti, Dacia Maraini, Ninetto Davoli, Elio Petri, Enzo Siciliano, Ettore Scola, Mario Monicelli, Lietta Tornabuoni. «È un documento molto interessante - sottolinea Borgna -, è impressionante che escano fuori solo ora le verità che questo filmato raccontava già trent’anni fa». Le poche copie del filmato, custodito a Bologna nel Fondo Pasolini, le ha fatte girare Laura Betti, che ne regalò una copia a Borgna e una a Bettini. «“Il silenzio è complicità” denuncia la mancanza di indagini che non furono fatte», insiste l’assessore.
Il filmato fu girato nella primavera del ‘76 e raccoglie le voci dei giovani comunisti di allora che parlano di Pasolini, a volte condividendo coi lui delle cose altre volte meno; ragazzi che parlano del rapporto tra il poeta e i giovani. E sullo sfondo si intravede il Pincio, dove proprio un anno prima della sua morte, Pasolini aveva partecipato al festival della Fgci. «Aveva tenuto il discorso sui giovani e la droga» ricorda Borgna. Ma la questione più importante de “Il silenzio è complicità” riguarda proprio il delitto, perché l’insieme delle testimonianze delinea un quadro non diverso dalla recente rivelazione di Pino Pelosi (finora considerato unico colpevole del delitto), e cioè che l’omicidio sarebbe opera di più persone. La pensava così già allora il regista Sergio Citti che recentemente ha più volte ribadito di voler testimoniare, per raccontare la sua versione in base alle prove da lui stesso raccolte subito dopo l’omicidio.
Ora l’avvocato Guido Calvi ha formalmente fatto depositare a Citti la sua testimonianza che verrà consegnata dal Comune di Roma ai magistrati, spiega Borgna, il quale ricorda che il Comune si è costituito parte lesa e che quindi sta portando avanti le proprie indagini. «Entro l’autunno - assicura l’assessore - il Comune ricostruirà la sua ipotesi ed il movente».